L'indagine svolta dalla polizia di Salerno coadiuvata dalle squadre mobili di altre città. La banda rivendeva i carichi attraverso una fitta rete di ricettatori che operavano anche all'estero; notevolissimo il danno provocato
Sono 24 le persone per cui è stata disposta la misura cautelare, per 11 dei quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per gli altri sono stati disposti gli arresti domiciliari o l'obbligo di dimora. L'attività investigativa ha consentito di contestare agli indagati, spiega una nota della Polizia, i reati di associazione per delinquere, truffa, appropriazione indebita, ricettazione perché, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, "si associavano tra loro, per commettere molteplici reati in danno di svariate aziende operanti sul territorio nazionale ed internazionale, mediante l'utilizzo di società di trasporto fittizie o adoperando le credenziali di società di trasporto effettivamente esistenti ed accreditate sui borsini di trasporto".
Attraverso l'utilizzo di indirizzi di posta elettronica, artatamente creati, si aggiudicavano trasporti di merce che non veniva mai recapitata al legittimo destinatario, rivendendo successivamente i predetti carichi attraverso una fitta rete di ricettatori che operavano su tutto il territorio nazionale ed internazionale. Il danno provocato dal sistema fraudolento creato era di notevolissimo rilievo. L'attività è stata svolta dalla Polizia di Stato di Salerno coadiuvata dalle Squadre Mobili di Salerno, Napoli, Brescia, Vicenza e Messina, ha eseguito nelle Provincie di Salerno, Napoli, Brescia, Vicenza e Messina.
