I mezzi di informazione possono essere usati anche dalle monache di clausura, ma con molta parsimonia. E' quanto prescrive l'istruzione applicativa 'Cor Orans' chiesta da Papa Francesco e varata oggi dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata.
Il documento afferma che "la normativa circa i mezzi di comunicazione sociale, in tutta la varietà in cui oggi si presenta, mira alla salvaguardia del raccoglimento e del silenzio: si può, infatti, svuotare il silenzio contemplativo quando si riempie la clausura di rumori, di notizie e di parole. Il raccoglimento e il silenzio è di grande importanza per la vita contemplativa".
Dunque, "tali mezzi devono essere usati con sobrietà e discrezione, non solo riguardo ai contenuti ma anche alla quantità delle informazioni e al tipo di comunicazione. L'uso dei mezzi di comunicazione, per motivo di informazione, di formazione o di lavoro, può essere consentito nel monastero, con prudente discernimento, a utilità comune. Le monache curano la doverosa informazione sulla Chiesa e sul mondo, non con la molteplicità delle notizie, ma sapendo coglierne l'essenziale".