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Siccità, Boni (Radicali): "Servono provvedimenti draconiani e urgenti"

17 giugno 2022 | 19.32
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Siccità, Boni (Radicali):

"Sono  22 anni che proponiamo alla politica piemontese e nazionale riforme sulla gestione dell'acqua che, non da oggi, sappiamo divenire risorsa scarsa anche al nord con il cambiamento climatico in atto. Eppure si è fatto troppo poco. Servono provvedimenti draconiani e urgenti". Così Igor Boni, presidente di Radicali Italiani, nel corso di una conferenza stampa seduto a un tavolino  all'interno dell'alveo prosciugato del fiume Po ai Murazzi di Torino sottolineando che "fiume Po è scomparso a Saluzzo, nel cuneese e la situazione è drammatica a Torino con meno di 100 mm di pioggia caduti in 6 mesi invece degli oltre 450 medi, dopo il terzo inverno più secco degli ultimi 65 anni".

"Oltre all'opportuna richiesta dello stato di calamità - ha aggiunto - nell’immediato chiediamo un Consiglio regionale straordinario di confronto politico e tecnico su quanto sta accadendo con l'obiettivo prioritario di proporre alle regioni coinvolte la costituzione di un tavolo permanente padano, una sorta di ‘Cabina di regia’ che possa produrre, in accordo con l’Autorità di bacino del Po e i ministeri interessati, nonché i consorzi irrigui, proposte organiche su tutto il territorio e non a spot regione per regione o, peggio, comune per comune". 

"A livello comunale e di Città metropolitana serve intervenire con una massiccia campagna di informazione e di formazione per preparare i cittadini ad affrontare un evento che non ha precedenti nell’ultimo secolo. Non è allarmismo, è la realtà", ha proseguito Boni osservando che poiché "oltre il nord-ovest la carenza idrica è di tutto il nord Italia, serve a livello nazionale una riunione urgente del Consiglio dei Ministri che possa deliberare le risorse finanziarie destinate ai primi interventi con il coinvolgimento della Protezione Civile: assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità dei servizi dove avvengono carenze, interventi per ridurre il rischio di carenza idrica".

"Invitiamo il Governo a promuovere una Conferenza nazionale sull’acqua dove invitare i massimi esperti a livello tecnico e scientifico dei paesi mediterranei che possano fornire alla parte tecnica e politica dei ministeri e delle regioni informazioni e indicazioni sulle migliori tecnologie in tema di irrigazione, risparmio idrico, utilizzo di colture meno idroesigenti e provvedimenti politici conseguenti", conclude Boni sollecitando oltre a riformi strutturali anche "un cambio di rotta nella gestione agricola che è quella che consuma la maggior quantità di risorsa idrica".

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