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Siccità, Cappellani (Pd): "Com'è possibile che in Sicilia Musumeci parli di blanda criticità?"

05 luglio 2022 | 20.15
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Il deputato nazionale Dem Santi Cappellani
Il deputato nazionale Dem Santi Cappellani

"Molti operatori del settore agricolo affermano che qui in Sicilia orientale siamo oltre la siccità, siamo in piena desertificazione. Eppure la regione Sicilia non figura tra le regioni che hanno chiesto, e prontamente ottenuto dal governo, lo stato di emergenza come Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto. E Musumeci continua a parlare di blanda ‘criticità’ ma non di emergenza". Lo afferma il deputato nazionale Dem Santi Cappellani.

"Gli agricoltori - aggiunge- stanno rinunciando a piantare gli ortaggi, alla assoluta mancanza di pioggia si aggiunge l’aumento delle spese in ogni settore del comparto agricolo". "L’allarme - continua Cappellani- viene anche ufficializzato da un appello disperato di C.I.A. (Confederazione Italiana Agricoltori), che evidenziano come i territori più colpiti siano quelli di Catania, Siracusa e Ragusa, che denunciano ‘danni irreversibili alla produzione e al territorio’".

"Mi chiedo, e con me i LiberalPd, come sia possibile. Ci auguriamo - evidenzia Cappellani- che la mancata richiesta dello Stato di Emergenza non sia ascrivibile a mero calcolo politico che vede contrapposta la forza che sostiene la candidatura alla regione di Musumeci, FdI, al governo Draghi".

"Personalmente, e come componente della Commissione Agricoltura - dice ancora il parlamentare catanese- continuerò ad essere presente sui territori colpiti e vicino alle aziende, come i numerosi incontri e le mie passate dichiarazioni testimoniano". "Resto aperto ad ogni segnalazione - fa sapere Cappellani- e vicino alle aziende agricole, ai coltivatori diretti, e a tutto il comparto agricolo in questo gravissimo momento".

Contattato da AdnKronos, Cappellani, infine ricorda di frequentare "molto le zone agricole di tutto il sud-est. Già dall'anno scorso molti agricoltori sono stati costretti ad abbassare le pompe idrauliche sommerse almeno di quindici metri, con costi elevati. A questo si aggiunge l'aumento dell'energia elettrica (che serve per sollevare l'acqua), l'aumento della plastica per le serre, l'aumento dei fertilizzanti (anche se io spingo per una agricoltura biologica)".

"Dall'anno scorso - conclude Santi Cappellani- lancio segnali in tal senso. Basta entrare in un bar qualsiasi di un qualsiasi bar dei paesi a economia agricola, per rendersi conto che non si parla di acqua. Molti non hanno neppure raccolto il fieno quest'anno, perché a causa delle siccità non è cresciuto. Ci sono danni incalcolabili anche nel settore dell'allevamento".

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