Dopo aver letto le dichiarazioni del ministro dell'Interno Angelino Alfano, ''che con un esempio calcistico si improvvisa nelle vesti di allenatore della nazionale della sicurezza'', i Sindacati Siulp, Sap, Siap-Anfp, Silp Cgil, Ugl Pds, Coisp, Consap, Uil polizia-Anip esprimono ''forte preoccupazione per il metodo e per il merito con cui il ministro affronta una tematica così delicata e vitale per uno dei diritti fondamentali dei cittadini e di un Paese democratico, la sicurezza''.
Lo affermano in una nota congiunta i sindacati di polizia i quali, sottolineano ''come il ministro Alfano, o ha dimenticato che ci sono altri 'giocatori' che fanno parte della squadra oppure ha in animo di militarizzare la sicurezza del nostro Paese con il rischio di farla precipitare in un abisso degno di stagioni passate che tante disgrazie ha provocato e di cui la nostra memoria non riesce, ancora oggi, a liberarsi''.
''E' veramente singolare -continuano i sindacati- che a dieci giorni dall'incontro, previsto per il 25, e senza che il ministro abbia illustrato i criteri, i principi e le strategie con cui vuole rinnovare la squadra agli stessi giocatori, dia per scontato che il piano proposto sia già operativo''. (segue)