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Sicurezza stradale: Fi, obbligo corsi guida sicura, patente più cara

26 aprile 2015 | 15.26
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Proposta Galati, giovani al volante più preparati contro rischio incidenti. Ogni vittima della strada costa alla società oltre un milione di euro. Il costo dei corsi sia limitato, dice il deputato Fi.

Patente di guida
Patente di guida

Patente più cara ma giovani più sicuri al volante. Per Giuseppe Galati, deputato di Forza Italia, ne vale la pena: per ridurre il numero degli incidenti, a volte mortali, che coinvolgono i neopatentati, è indispensabile preparare meglio i giovani che si mettono al volante per la prima volta. Per farlo, una delle possibili soluzioni è quella di rendere obbligatori per legge i 'corsi di guida sicura'. Ed è la strada scelta dal parlamentare azzurro.

Corsi organizzati e gestiti dalle scuole-guida e dagli uffici della Motorizzazione civile, con costi più bassi rispetto a quelli di mercato, che variano dai 300 agli 800 euro. Perchè se è vero che con questa disposizione di legge i costi della patente sono destinati a lievitare, "è bene evitare che tale aumento risulti eccessivo, anche se è di fondamentale importanza sapere che i giovani neopatentati che circolano sulle strade italiane sono più preparati e meno esposti a gravi rischi, insieme agli altri utenti della strada", dice Galati all'Adnkronos.

Con l'entrata in vigore di questa legge, quindi, si potrà ottenere la patente solo con l'attestato di frequenza ai corsi. Inoltre, i giovani tra i 18 e i 25 anni già in possesso del 'permis de conduire' dovranno frequentare gli stessi corsi, per non vedersi sospesa la patente secondo modalità previste dal codice della strada. In caso di sospensione, la patente potrà essere restituita solo una volta superato il corso di guida sicura.

Indispensabile ridurre vittime strada, ogni morto costa 1,3 mln allo StatoFrequentare i corsi di guida sicura consentirebbe ai giovani automobilisti, spiega Galati, "di essere consapevoli dei propri limiti, di imparare il corretto funzionamento dei più diffusi sistemi di sicurezza dei veicoli, di scegliere bene cosa fare in situazioni critiche, nelle quali spesso l'istinto e l'inesperienza portano ad effettuare manovre errate". Né bisogna dimenticare che gli incidenti stradali "hanno risvolti negativi non solo nei confronti degli utenti della strada ma anche degli equilibri socio-economici del nostro Paese: ogni morto sulla strada costa allo Stato 1 milione e 300mila euro. Una cifra altissima -sottolinea Galati- intesa come danno sociale, immediato, nel suo riferimento all'assistenza medica e familiare, ma anche futuro per la mancata produttività del singolo soggetto calcolata secondo parametri messi a punto dall'Aci".La riduzione del numero degli incidenti e delle vittime della strada, dice Galati, "farebbe risparmiare soldi che, in un sistema Paese intelligente potrebbero essere reinvestiti anche per intervenire con efficacia nella manutenzione della rete stradale. Non è, certo, la soluzione a tutti i problemi di sicurezza stradale, ma avere giovani al volante più sicuri e preparati sarebbe sicuramente un importante passo avanti verso una maggiore civiltà della strada".

Nel 2014 scende numero vittime strada, salgono infrazioni limite velocità

Anche se l'anno appena trascorso è stato meno drammatico sulle strade italiane, "è giusto impegnarsi con decisione nella ricerca di soluzioni che possono ridurre sempre più il numero delle vittime della strada", sottolinea Galati. Resta il fatto che nel 2014 sono diminuiti sia gli incidenti che le vittime: 73mila 688 incidenti rilevati dalle forze dell’ordine, con un calo di 4mila 671 sinistri,ì, cioè il 6% in meno. In discesa anche morti e feriti: 64 'persone salvate' (-3.6%) e 3mila 261 feriti in meno (-6%), rispetto allo stesso periodo del 2013. Le infrazioni al codice della strada accertate nel 2014 sono state 1 milione 849mila 219, con una media di 5mila e 66 al giorno. Sono state ritirate 60mila 830 patenti di guida e 61mila 641 carte di circolazione, mentre i punti complessivamente decurtati sono stati 2 milioni 47 mila 81. Il 2014 ha segnato anche un maggiore utilizzo del Tutor per rilevare la velocità media in autostrada: il sistema ha funzionato per 356mila 137 ore (dall’1 gennaio al 30 novembre), con l’aumento delle infrazioni rilevate di circa l’1%, per un totale di 426mila 960 multe per eccesso di velocità. Quanto alla guida in stato d’ebbrezza, più di un milione e mezzo i test effettuati, con 26mila 741 automobilisti sanzionati.

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