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Sicurezza stradale: Global Ncap, rendere obbligatori Esc su auto nuove

18 novembre 2015 | 20.35
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Sicurezza stradale: Global Ncap, rendere obbligatori Esc su auto nuove

Trentaquattromila vittime della strada e trecentocinquantamila infortuni da incidenti stradali in Brasile potrebbero essere evitati entro il 2030. Questi sono i numeri del Who's Global Status Report diffusi ieri a Brasilia da Global Ncap (Esc) per incoraggiare il governo brasiliano a rendere obbligatorio l’Electronic Stability Control per tutte le nuove auto, nell’ambito della campagna #Stopthecrash. Ad annunciarlo è Continental, partner della campagna Global Ncap 'Stop the Crash'.

Guidata da Global NCAP, la partnership #Stopthecrash coinvolge Adac, Autoliv, Bosch, Continental, Denso, Thatcham, ZF-Trw e la Toward Zero Foundation. Sono tutti uniti nell’impegno comune a promuovere le tecnologie avanzate di sicurezza a supporto degli obiettivi e decennio di azione per la sicurezza stradale dell’Onu. Proprio ieri #Stopthecrash ha tenuto una dimostrazione live dei principali sistemi anti-collisione per delegati e per la stampa, in occasione della seconda Global High Level Conference sulla sicurezza stradale organizzata dal governo brasiliano a Brasilia.

"Le attuali tecnologie di prevenzione delle collisioni possono essere efficaci in molte situazioni di strada. Studi internazionali, ad esempio, hanno confermato -evidenzia Continetal- l’efficacia dell’Esc (Electronic Stability Control) nella riduzione degli incidenti tra autovetture del 40%. Lanciata in concomitanza con la pubblicazione dell’ultimo Report sulla sicurezza stradale della World Health Organisation (Organizzazione Mondiale della Sanità), la campagna #Stopthecrash è una partnership guidata dalla Global Ncap, con l’obiettivo di rendere sempre più alla portata di tutti le tecnologie anti-collisione.

A supporto degli obiettivi globali dell’Onu e la 'Decade of Action for Road Safety', #Stopthecrash si concentrerà nella promozione dei sistemi chiave di sicurezza con comprovata efficacia a livello mondiale, ossia: Electronic Stability Control (Controllo Elettronico di Stabilità Esc), Autonomous Emergency Braking (Sistema di Frenata Automatica Aeb), Anti-Lock Brakes for Motorcycles (Sistema di Anti-bloccaggio Freni per Motoveicoli Abs). "La Partnership -spiega Continental- metterà anche in rilievo l’importanza della sicurezza degli pneumatici e soprattutto di adeguata pressione di gonfiaggio e residuo di battistrada".

Nel nuovo Report la World Health Organisation (Who) rileva che le vittime della strada, nel complesso, sono salite a 1,25 milioni all’anno e c’è urgente bisogno di attivarsi per raggiungere il nuovo obiettivo dell’Onu entro il 2020. Il Report prevede anche per la prima volta, statistiche Paese per Paese, sulla sicurezza delle automobili dotati del sistema Esc. "Considerato il principale dispositivo avanzato per la sicurezza dei veicoli dall’introduzione delle cinture, Esc è uno dei più importanti sistemi di prevenzione delle collisioni attualmente disponibile" sottolinea Continental.

Nella Ue, riferisce, "dove l’Esc è ormai un equipaggiamento obbligatorio in tutte le nuove auto prodotte dal 1 novembre 2014, si è stimato che a partire dal 1995, siano stati evitati almeno 188.500 incidenti con feriti, e siano state salvate più di 6.100 vite, grazie a questo prezioso alleato. Negli Usa, dove l’Esc è diventato obbligatorio dal 2012, le vite già salvate ammonterebbero a oltre 6.000". Il dispositivo è attualmente obbligatorio in Australia, Canada, UE, Israele, Giappone, Nuova Zelanda, Russia, Sud Corea, Turchia e Usa, e lo sarà presto in Argentina.

Ciò nonostante, Global Ncap ritiene che "l’attuale percentuale di equipaggiamento dell’Esc sulle auto e mezzi di trasporto leggero, di poco oltre al 60%, è ancora troppo basso e vorrebbe portarlo al 100% entro il 2020". Global Ncap raccomanda quindi che "tutti gli Stati Membri dell’Onu, specialmente quelli con una significativa produzione di auto, rendano obbligatorio l’Esc in tutti i nuovi modelli entro il 2018 e in tutte le auto in produzione entro la fine della Decade of Action for road safety dell’Onu nel 2020".

"Oggi le tecnologie sulla sicurezza -commenta David Ward, Segretario Generale del Global Ncap- possono prevenire collisioni e al tempo stesso proteggere le persone quando vi si trovano coinvolte. La nostra nuova partnership sostiene gli obiettivi globali dell’Onu e quello più ambizioso di dimezzare la mortalità stradale per il 2020. E’ il motivo per il quale vogliamo che tutte le nuove auto siano equipaggiate con l’Electronic Stability Control e stiamo fortemente insistendo sulla frenata automatica e i sistemi di frenatura antibloccaggio sulle moto. Queste tecnologie ci aiuteranno a ridurre il bilancio di oltre 3000 persone uccise ogni giorno in collisioni su tutte le strade del mondo".

"Seguiamo da anni la nostra strategia di lungo termine ‘Vision Zero’. E lo facciamo attraverso innovazione e continua ridefinizione e miglioramento di componenti e sistemi, giocando un ruolo leader sul percorso per incrementare la sicurezza stradale. ‘Vision Zero’ prevede tre fasi: di vitale importanza l’azzeramento di ogni incidente stradale, quindi la riduzione del numero degli infortuni a zero" afferma Frank Jourdan, membro dell’Executive Board del Gruppo Continental e presidente della divisione Chassis & Safety.

"Il giorno in cui non ci saranno più incidenti, avremo completato la nostra ‘Vision Zero’. Da quando sono diventate obbligatorie le cinture, l’Esc, e il Tpms, ossia i sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici nonché l’Abs per i veicoli commerciali, il numero totale degli infortuni e incidenti stradali -riferisce Jourdan- è significativamente calato. Ciò detto, il bilancio di oltre 1,2 milioni di persone uccise sulle strade ogni anno è ancora troppo alto e inaccettabile". "Dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme per ridurre questi numeri" esorta.

"I pneumatici sono l’unico punto di contatto tra il veicolo e la strada. Tutte le forze trasmesse alla strada -rimarca Nikolai Setzer, membro dell’Executive Board del Gruppo Continental e presidente della divisione Tire- sono tracciate da un’impronta non più grande della misura di una cartolina. In situazioni critiche, è il pneumatico che determina se l’auto riesce a fermarsi in tempo o a tenere la strada in curva".

Ecco perché, aggiunge, "vogliamo informare sempre di più gli automobilisti in ogni angolo del mondo sui benefici di sicurezza che possono portare pneumatici high-tech mantenuti alla corretta pressione di gonfiaggio e circolanti con un corretto residuo di battistrada". "D'ora in poi, posizioneremo il nostro brand premium sempre più strettamente all’obiettivo di lungo termine ‘Vision Zero’, una strategia nella quale il Gruppo Continental ritiene di poter beneficiare di sinergie attraverso il suo portfolio internazionale di tecnologie di sicurezza" afferma ancora Setzer.

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