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Siderweb: la pandemia affossa l'utile dell'acciaio ma nel 2020 migliora la solidità delle imprese

18 novembre 2021 | 15.25
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L'analisi ‘Bilanci d'Acciaio’ presentata a Modena: cala l'indebitamento e aumenta la liquidità. Premio ‘Bilanci d'acciaio 2021’ a cinque aziende del settore

Siderweb: la pandemia affossa l'utile dell'acciaio ma nel 2020 migliora la solidità delle imprese

Dopo un 2019 difficile la crisi sanitaria ed economica ha provocato una contrazione degli indici di redditività della filiera siderurgica. Lo sottolinea lo studio di Siderweb, realizzato in collaborazione con l'università di Brescia e presentato oggi a Modena, al Forum Monzani di Bper Banca, che ha sponsorizzato la ricerca. Cala la redditività , ma la solidità del comparto è cresciuta facendo registrare i dati migliori dell'ultimo triennio con un minor indebitamento delle aziende del comparto. Si registra un modesto miglioramento degli indicatori di liquidità.

“I bilanci che presentiamo in questa tredicesima edizione – spiega Emanuele Morandi, presidente di Siderweb – sono quelli dell'esercizio 2020, l'anno più duro della pandemia, che ci ha dato solo un assaggio dei complessi problemi con i quali ci dovremo confrontare sempre più spesso. Abbiamo bisogno di un pensiero lungo che generi un cambio di passo e di paradigma e che produca azioni concrete. Le nostre imprese mediopiccole hanno bisogno di collaborare, all'interno delle filiere con i propri fornitori a monte, con i propri clienti a valle, con gli stakeholders del territorio e crediamo che questi studi di Siderweb siano utili anche alla banca per capire come supportare questi processi. Ricordiamoci che la prossima sfida per il settore sarà quella della transizione green in un momento in cui un terremoto sta sconvolgendo il mercato. L'aumento e la mancanza di materie prime.”

Sono stati analizzati all'incirca 5 mila bilanci e coprono l'intera filiera siderurgica. Dalla produzione alla trasformazione dell'acciaio fino alla distribuzione al taglio e alla lavorazione della lamiera. Il 2020 ha visto un netto calo del giro d'affari, 44 miliardi di euro rispetto a 51 miliardi del 2019 (meno 14%) e un utile di 546 milioni con un calo del 50% rispetto all'anno precedente.

“La nostra banca ha assunto un ruolo nazionale che la porta a doversi occupare dei settori – ha commentato Stefano Rossetti, vice direttore generale vicario di Bper Banca – soprattutto se parliamo di un settore trainante della nostra economia. Ricordiamo che siamo la settima manifattura mondiale, la seconda Europea. Crediamo che questo abbinamento che abbiamo fatto sia con Siderweb, sia con la Fiera Made in Steel, siano importanti per capire la capillarità degli operatori e avere una idea di dove stia andando il mercato.”

Il siderurgico è certamente un settore energivoro, e la transizione ecologica è uno dei punti fondamentali e che sarà al centro di importanti investimenti. “Indubbiamente questo settore assorbe molta energia – ha continuato Rossetti – ma ricordiamoci che è all'80% già elettrificato e sta facendo grandi investimenti per la transizione verso l'idrogeno, è uno dei settori che si è posto prima degli altri il problema di una transizione ecologica, è chiaro che questo dovrà ripercuotersi anche nelle filiera dei fornitori e le modalità con cui la banca potrà consigliare sia le aziende sia i loro primi fornitori sarà molto importante.”

Le attese per il 2021 sono buone. Anche considerando un “rimbalzo” rispetto alla recessione dell'anno precedente. Secondo lo studio infatti, il 90% delle imprese intervistate prevede un aumento del fatturato superiore anche del 50%, ma le stime per il 2022 sono più prudenti. Per capire se sarà vera ripresa bisognerà attendere. “Lo stato di salute del settore è molto buono, e questi segnali di ripresa dopo la pandemia lo testimoniano – commenta Alessandro Banzato, presidente Federacciai ed Acciaierie Venete – è chiaro che in questo momento ci sono degli elementi di perturbazione che potrebbero inficiare questa ripresa; parliamo del costo delle materie prime e dell'energia, mentre la transizione ecologica che sarà il tema dei prossimi anni e verso la quale tutti siamo indirizzati, crediamo che saremo in grado di gestirla nella dovuta maniera. E' sempre un lavoro di filiera, all'interno delle filiere le banche hanno sempre un ruolo fondamentale, anche in periodi positivi come questo, che con le crescite di fatturato così importanti hanno bisogno di essere sostenute".

Oltre a fare il punto sul settore siderurgico italiano, l'incontro al Forum Monzani di Modena promosso da Siderweb con il supporto di Bper Banca, è stata l'occasione anche per consegnare i riconoscimenti alle cinque aziende dell'acciaio italiano che si sono distinte per crescita e redditività. La giuria presieduta da Claudio Teodori, professore ordinario università di Brescia, e composta da Gianfranco Tosini e Stefano Ferrari dell'Ufficio Studi di Siderweb ha raggruppato 5 categorie: produzione dell'acciaio, prima trasformazione, distribuzione, centri servizio, commercio di rottame e ferroleghe.

Per la “prima trasformazione” è stata premiata la Tubisteel srl di Vicenza, con sede a Schio. Azienda con oltre 30 anni di attività aveva già vinto il premio nel 2017 e nel 2020. Per il “commercio di rottame e ferroleghe” ha vinto la Rmb spa di Brescia, azienda attiva dal 1981 nel recupero e valorizzazione dei rifiuti e in particolare dei metalli. E' una delle principali aziende in Europa per il trattamento finalizzato al recupero dei rifiuti.

Nella categoria “centro servizi” il premio è andato a Franchini Lamiere spa di Brescia, azienda nata negli anni 70, con sede a San Zeno Naviglio su una superficie di 30 mila metri quadrati. Ha una capacità produttiva di 200 mila tonnellate l'anno e un magazzino da oltre 70 mila tonnellate. Nella categoria 'distribuzione' si è distinta la Tubifal srl di Como con sede a Carbonato specializzata nella lavorazione dei tubi in acciaio. Aveva vinto il riconoscimento anche nel 2019 e 2020. Infine per la 'produzione di acciaio' premiata la Acciaierie Valbruna Spa, fondata nel 1925 è leader nella produzione di prodotti lunghi di acciaio inossidabile, leghe di nichel e titanio. Conta circa 2500 dipendenti e ha una produzione annua di 200 mila tonnellate di acciai speciali ad alta qualità. Oltre ai due stabilimenti in Italia a Vicenza e Bolzano ne ha uno negli Usa a Fort Wayne e uno di Canada a Welland nell'Ontario.

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