"Le due linee che abbiamo installato a Crespellano cominciano adesso a spedire sul mercato dove il prodotto è già stato lanciato", e la sperimentazione sta avendo "un'ottima risposta". Così l'ad e il presidente di Philip Morris Italia Eugenio Sidoli ha spiegato, a margine di un incontro a Bologna, l'esito del lancio del nuovo prodotto da fumo, senza combustione del tabacco, che viene prodotto nel nuovo stabilimento in provincia di Bologna e che è stato testato sui primi mercati. "Sta andando molto bene - ha ribadito - siamo contenti, quello che stiamo portando a casa è quello che ci aspettavamo, a volte anche un po' meglio" delle previsioni".
"Abbiamo iniziato con due città test - ha aggiunto Sidoli - che sono già diventati due mercati: il Giappone dove siamo già usciti da Nagoya dove il test è cominciato e abbiamo già coperto Tokio e altre città, ovvero una buona fetta dei volumi nazionali", mentre "in Italia siamo usciti a Milano, adesso abbiamo distribuzione di Torino, Modena e Roma e abbiamo altre città in programma". "Abbiamo lanciato il prodotto anche in Portogallo, in Romania, a Mosca e in Svizzera, quindi ci sono una serie di mercati che stanno supportando l'esperimento dei primi due mercati e dove stiamo raccogliendo informazioni" ha rimarcato l'ad di Philip Morris Italia, parlando quindi di "un'ottima risposta" alla sperimentazione ormai in fase avanzata.
Quanto all'avanzamento della costruzione dello stabilimento di Crespellano, "siamo in linea perfetta con i nostri piani - ha affermato Sidoli - abbiamo cominciato a costruire lo stabilimento, circa un anno fa, che è praticamente terminato nella fase che riguarda l'are della produzione, e ha cominciato a produrre da fine dicembre". "Questa è la produzione che ci è servita per mettere a regime le macchine e qualificare l'impianto produttivo".
"Crediamo molto nel prodotto che stiamo facendo" ha aggiunto l'ad di Philip Morris Italia, ricordando che la novità appartiene ad "una categoria che non esiste". "Il mercato del non combustibile - ha specificato - è un mercato che non c'è e che quindi va costruito, ma crediamo che sia la via giusta per il consumatore del 20esimo secolo".
"Ci stiamo addentrando in un territorio che non è noto, quindi la storia la costruiamo giorno per giorno, non solo in fabbrica, ma anche sul mercato, - ha concluso - cercando di capire le attitudini ed le esigenze di un consumatore che certamente è attento e pronto ad un cambio di paradigma, ma fino ad oggi non ha avuto la possibilità di scegliere alternative".
