“Noi riteniamo che sia necessario che tutti acquisiscano maggiore consapevolezza degli effetti che l'attuale fase climatica calda ha e avrà sull'ambiente e sull'uomo. Si sta determinato un cambio nella tipologia dei dissesti che possono coinvolgere chi vuole vivere la natura in contesti geologici unici. Oggi più di ieri, sono i crolli in montagna a seguito della fusione dei ghiacciai, non più perenni, e gli eventi rapidi nei piccoli bacini montani, che seguono immediatamente le piogge intense e concentrate nello spazio, che creeranno sempre più situazioni di pericolo per le nostre vite e le nostre attività". Così Antonello Fiore, presidente nazionale della Società Italiana Geologia Ambientale (Sigea).
Questi eventi, continua Fiore, "essendo rapidi e improvvisi, sono difficilmente prevedibili e purtroppo si dimostrano sempre più pericolosi per la vita umana, essendo caratterizzati da velocità elevata e forte energia cinetica".