Don Enrico Parazzoli, sacerdote nel quartiere Casoretto dove vivono i genitori della giovane: "Appena ho saputo della liberazione di Silvia, ho suonato le campane"
La liberazione di Silvia Romano è stata accolta con il suono delle campane a distesa a Milano. "In un momento di grande dolore è bello che finalmente arrivi questa buona notizia che si attendeva da tanto - dice all’Adnkronos don Enrico Parazzoli, sacerdote nel quartiere Casoretto dove vivono i genitori della giovane che era stata sequestrata un anno e mezzo fa -. Appena ho saputo della liberazione di Silvia, ho suonato le campane".
Don Enrico ricorderà anche domani nella messa via streaming la notizia della liberazione della giovane volontaria. "La ricorderò con grande gioia - dice don Enrico - come una notizia meravigliosa in un momento tanto brutto. Dirò anche che per una persona liberata, ci sono tanti altri che attendono di essere di nuovo liberi. Non dimentichiamoli".
Con questo spirito don Enrico quando si è insediato in parrocchia lo scorso settembre andò a trovare i genitori di Silvia Romano: "Nel palazzo tutto parlavano di lei. Segno che nessuno l’aveva dimenticata. Si aspettava questa bella notizia. Ora è arrivata".