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Simoncini, dai fondi Ue 2014-20 risorse per oltre 150 mln a pmi

01 aprile 2014 | 15.18
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Simoncini, dai fondi Ue 2014-20 risorse per oltre 150 mln a pmi

Firenze, 20 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Le piccole e medie imprese sono da sempre al centro delle politiche della Regione Toscana che, per contrastare la lunga e pesante crisi che le ha investite, ha messo e continuerà a mettere in campo strumenti, interventi e risorse. Lo ha ricordato oggi l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, intervenuto al convegno organizzato da Cna Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, sul tema dello Statuto delle imprese. "Se per rilanciare lo sviluppo - ha detto Simoncini - è irrinunciabile un intervento da parte del governo che, grazie alla risuzione della rpessione fiscale faccia ripartire la domanda interna, la Regione Toscana ha fatto e continuerà a fare la sua parte per sostenere le piccole e medie imprese che costituiscono la trama principale del suo tessuto economico".

"Per questo stiamo mettendo a punto -avverte- strumenti sempre nuovi per favorire l'accesso al credito di imprese piccole e piccolissime come quelle che costitutiscono, appunto, il sistema toscano. Penso ad esempio al microcredito, alle agevolazioni fiscali che vanno a ridurre l'imponibile Irap di alcune tipologie di imprese, ai minibond grazie ai quali è possibile una capitalizzazione delle società bisognose di consolidamento".

E ancora, proprio per rendere più robuste e competitive anche realtà molto piccole e quindi più fragili, l'assessore ha ricordato gli incentivi per l'aggregazione di impresa e quelli per l'internazionalizzazione che vedono, in queste settimane, due bandi aperti che mettono a disposizione complessivamente circa 7 milioni di euro. Questa centralità, già sancita dal Prs, resta il pilastro della nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020.

Nel dicembre scorso sono stati pubblicati i regolamenti e, ha spiegato ancora l'assessore, stavolta ''si punta molto sulla concentrazione tematica e sui risultati attesi; si chiede dunque uno sforzo di programmazione diverso''. Ci sono indicazioni vincolanti.

Ad esempio, per quanto riguarda il Fesr, l'80% dei fondi deve essere destinato a obiettivi specifici come ricerca e sviluppo, agenda digitale, competitività delle piccole e medie imprese, il restante 20% alle politiche ambientali per l'abbattimento delle emissioni di carbonio.

Rimangono, secondo Simoncini, alcuni nodi da sciogliere. Il primo riguarda la contrattazione con il governo nazionale e l'attesa della conferma dei Pon (i Piani operativi nazionali), in cui si prevede che, ad esempio, debba essere impiegato il 20 per cento dei fondi del Fse sulla carta di inserimento; spiccano poi temi come la occupabilità, l'assunzione di giovani, l'infanzia, l'istruzione, le città metropolitane (cioè, in Toscana, Firenze).

Grazie a queste risorse la Regione punta a far ripartire l'economia toscana incoraggiando, soprattutto, i processi di innovazione. In questo quadro sarà destinato un 16% specificamente alle piccole e medie imprese: ciò significa circa oltre 150 milioni di euro di risorse, cui si dovrà aggiungere buona parte di quelle destinate all'innovazione del sistema produttivo che, ovviamente, coinvolgono ancora una volta le imprese piccole e medie.

L'incontro è servito per raccogliere indicazioni riguardo a una serie di tematiche specifiche che saranno approfondite in vista dei prossimi appuntamenti, in modo da giungere in tempi brevi ad una conclusione della discussione. Quanto al quadro nazionale, Simoncini ha ricordato che, se è stato chiarito l'aspetto finanziario, restano de definire alcuni passaggi, in particolare quelli relativi ai programmi operativi nazionali come quelli sulla Garanzia Giovani e le Città metropolitane.

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