"Recepite le osservazioni delle Regioni", dice il coordinatore dell'area Lavoro delle Regioni e assessore della Toscana, che con Labitalia parla anche del rilancio di Livorno e della Lucchini.
"Il lavoro fatto al Senato e alla Camera sul Jobs Act ha recepito le osservazioni avanzate dalle Regioni per quanto riguarda il ruolo e le funzioni di quella che sarà l'Agenzia nazionale per l'impiego". Lo dice a Labitalia Gianfranco Simoncini, assessore regionale al Lavoro in Toscana e coordinatore dell'area lavoro degli assessori regionali del settore. "Il ruolo delle Regioni -aggiunge Simoncini- è valorizzato: l'Agenzia avrà una funzione di coordinamento, di supporto ai territori. Ma la competenza 'lavoro', come è giusto che sia, rimane ai territori, insieme alla formazione. Perchè, oltre a essere previsto dalla Costituzione, non avrebbe senso separare la formazione dal lavoro".
Del Jobs Act Simoncini apprezza anche "il fatto che con il contratto a tutele crescenti si sia andati verso una significativa riduzione delle tipologie contrattuali". "Il vero scandalo -spiega- è che l'80% delle assunzioni avviene con contratto a tempo determinato e che la disoccupazione giovanile abbia raggiunto cifre record. Con il contratto a tutele crescenti, e la riduzione di tipologie contrattuali, si individua un percorso che dà maggiori garanzie e tutele ai giovani".
Positivo, per Simoncini, anche il riordino del sistema degli ammortizzatori sociali. "Il Jobs Act -spiega ancora- prefigura una riorganizzazione che dovrebbe superare definitivamente quella che io chiamo la 'vergogna' della cassa integrazione in deroga e istituire finalmente una tutela universalistica".
