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Sindacati a candidati Europee, fermare deriva su sicurezza lavoro

16 maggio 2014 | 16.32
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Sindacati a candidati Europee, fermare deriva su sicurezza lavoro

Roma, 16 mag. (Labitalia) - "In vista delle elezioni europee che si terranno il prossimo 25 maggio, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil intendono ribadire con forza e determinazione la necessità di interrompere la deriva che sta avvenendo sul piano delle tutele a livello europeo, chiedendo un nuovo impegno condiviso nel tracciare percorsi legislativi comunitari che proseguano nell'azione di garanzia delle tutele delle condizioni di lavoro, negli anni poste in essere, a partire dalla salute e sicurezza sul lavoro". Inizia così una lettera che i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Fabrizio Solari, Luigi Sbarra e Paolo Carcassi, hanno inviato ai candidati italiani alle prossime elezione europee del 25 maggio.

"Negli ultimi tempi -dicono- si sono, difatti, susseguite da parte della Commissione europea una serie di iniziative contrarie alla tradizione di tutela comunitaria, volte a semplificare il sistema normativo, stralciando i diritti, come, in particolare, Refit (Regulatory Fitness e performance). Con la pubblicazione di Refit, la Commissione ha effettuato l'ennesimo passo verso un processo finalizzato alla deregolamentazione in Europa e al progressivo smantellamento della legislazione che tutela i diritti dei lavoratori portando all'indebolimento del dialogo sociale; questo processo rischia di trasformarsi in un vero e proprio arretramento della situazione puntando ad abbassare indistintamente i costi delle imprese, senza tenere conto della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori"

"In questo quadro, è da ricordare che ci troviamo attualmente in assenza di una Strategia europea che avrebbe dovuto essere varata già nel 2013, per il cinquennio 2013-2018 e che invece non vedrà la luce prima del 2016", ricordano i sindacati. "A fronte di questa situazione che si è venuta a creare nell'Unione, invitiamo tutti i candidati, e quindi tutti i successivi eletti al Parlamento europeo, ad attivarsi per modificare la linea attuale della Commissione, rimettendo al centro le tematiche di salute e sicurezza sul lavoro, individuando percorsi alternativi alle 'semplificazioni', basate solo su mere riduzioni di costi, di taglio delle garanzie e delle adeguate condizioni di lavoro".

Occorre anche individuare, si legge nella lettera di Cgil, Cisl e Uil, "modalità di supporto alle imprese, soprattutto nei confronti di quelle di piccole e piccolissime dimensioni, partendo dal varare in tempi brevi una adeguata Strategia europea".

"L'attuale necessità dell'Unione europea è quella di migliorare l'occupazione, la qualità del lavoro, la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini; questi obiettivi si potranno raggiungere solo con una ripresa e un rafforzamento del dialogo sociale, oggi carente e debole per precisa volontà della Commissione", concludono.

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