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Sindacati a enti locali francesi 'brindano' a stop vendita Chantiers Atlantique a Fincantieri

28 gennaio 2021 | 17.27
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(Afp)
(Afp)

Dagli Enti locali ai sindacati, in Francia si brinda all'accordo saltato tra Italia e Francia che prevedeva la cessione del 50% dei Chantiers de l'Atlantique (ex Stx France) a Fincantieri. Una decisione, questa, che è stata presa ieri al termine di una riunione telefonica tra il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, durante la quale è stato preso atto del fatto che il mondo del 2021, con l'emergenza coronavirus che ha colpito il settore del turismo e la crocieristica, è diverso dal mondo del 2017 quando era stato pensato l'accordo.

Questo 'stop' all'accordo "è una vittoria per i Chantiers de l'Atlantique. E' una vittoria di un territorio, dei suoi eletti e dei suoi operatori economici che si sono mobilitati insieme per preservare uno dei nostri fiori all'occhiello industriale", ha commentato Christelle Morançais, la presidente del Consiglio regionale dei Paesi della Loira che ieri sera insieme agli altri rappresentanti degli enti locali ha avuto un colloquio telefonico con Le Maire. "Nel contesto difficile in cui ci troviamo, il Governo finalmente ha fatto la scelta giusta di inviare un messaggio di fiducia all'industria francese, me ne rallegro", ha aggiunto. "E' una battaglia che stavamo conducendo dal 2017 per proteggere i nostri posti di lavoro, i nostri know how e le nostre competenze. Siamo intervenuti presso il Governo e la Commissione Ue per allertare sulle minacce che l'acquisizione dei Cantieri di Saint Nazaire da parte di Fincantieri e dei suoi partner cinese avrebbe rappresentato sui nostri interessi economici, sociali e strategici. Ora si apre un nuovo capitolo", ha sottolinea Morançais.

Sulla stessa linea anche il sindaco di Saint Nazaire, David Samzun che parla di "un'eccellente notizia per il mantenimento del know how" : "insieme siamo stati in grado di salvare i Chantiers de l’Atlantique della delocalizzazione". Sull'invito del Governo, che ha accettato la proposta degli enti locali di creare un gruppo di riflessione per studiare il futuro dei cantieri, scrive Samzun su twitter, "ora mi impegnerò per la costituzione di un nuovo pool di azionisti per garantire il futuro di questo fiore all'occhiello". Attualmente lo Stato francese detiene l'84,3% dei Chantiers de l'Altantique mentre 11,7% è detenuto da Naval Group, la società che costituito la joint venture Naviris con Fincantieri.

Soddisfazione anche dai sindacati per queste mancate nozze con Fincantieri. "Il sindacato si era opposto numerose volte al processo di vendita dei cantieri a Fincantieri anche non si illudeva rispetto a un azionariato francese, pubblico o privato, che avrebbe avuto a cuore il destino dei lavoratori", sottolinea in una nota il sindacato Cgt Navale dei Chantiers de l'Atlantique. "Abbiamo avuto tanti azionisti e qualsiasi sia stata la loro nazionalità o la loro origine la situazione sociale si è deteriorata. Oggi come ieri la Cgt navale è contraria a qualsiasi azionariato o futuro acquirente che non si impegni nei confronti dei lavoratori, su nuove assunzioni e sulle condizioni di lavoro", aggiunge il sindacato.

Anche il segretario generale di Force Ouvrière (Fo), Yves Veyrier ai microfoni della radio francese 'Rtl' si è detto felice per la decisione di non andare avanti con l'accordo. "E' una buona notizia. Siamo stati sempre contrari a una cessione a Fincantieri anche a causa dei rapporti del gruppo con i suoi partner cinesi. Il fatto che oggi lo Stato francese sia l'azionista di maggioranza dei Chantiers de l'Atlantique aiuterà a mobilitare le banche e rassicurerà potenziali clienti", sottolinea Veyrier."In una nazionalizzazione dei cantieri di fatto ci siamo. Nella situazione attuale fatta di incertezze mi sembra l'opzione migliore per rilanciare l'industrializzazione del sito", rileva.

In Francia, da mesi, si era manifestata preoccupazione, anche da parte del Senato transalpino, per il rischio di un trasferimento di know-how alla Cina alla luce dalla joint-venture siglata tra Fincantieri e Cina State Shipbuilding Corporation.

Intanto per Naval Group, azionista dei Chantiers de l'Atlantique con l'11%, nessuno impatto dallo stop all'accordo Italia - Francia. "Siamo azionisti di minoranza dei Chantiers de l'Atlantique e quindi questa decisione non modifica le nostra ragione di essere nel capitale. Siamo presenti per assicurare e garantire la sovranità industriale della Francia soprattutto per quanto riguarda la costruzione delle navi militari", spiega un portavoce di Naval Group interpellato dall'Adnkronos. Il gruppo francese, che è alleato di Fincantieri nella joint venture Naviris, non si sbilancia sul futuro dei Chantiers de l'Atlantique. "Ora inizia una fase di riflessione, è lo Stato francese che è al timone. Per il momento si prenderà il tempo necessario per fare queste riflessioni", aggiunge il portavoce. Il dossier Chantiers de l'Atlantique è un dossier "disgiunto" di quello Naviris. "Non ha alcuna incidenza. Continuiamo a collaborare con Fincantieri e siamo molto soddisfatti", aggiunge il portavoce.

La joint venture Naviris tra Naval Group e Fincantieri è pienamente operativa da gennaio 2020. Naviris, come hanno ricordato il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell'Economia francese ieri nella nota congiunta, "ha iniziato attivamente a prospettare progetti di esportazione e ha lanciato progetti congiunti di R&T. La joint venture sta sviluppando anche progetti per entrambe le Marine Militari francese e italiana e per contesti più ampi, come lo sviluppo della Corvetta europea per pattugliamento sostenuta dalla Pesco".

Secondo il quotidiano economico francese 'Les Echos' "un uomo d'affari francese, che non fa parte del settore marittimo, avrebbe già presentato ai rappresentanti dello Stato e di Naval Group, ma anche ai rappresentanti degli enti locali, un piano B che punta a rafforzare i fondi propri dei Chantiers de l'Atlantique in una visione di lungo periodo". Fonti del ministero dell'Economia francese, ieri, avevano indicato che c'erano state delle manifestazioni nel passato ma che al momento nessuna discussione era in corso.

I cantieri di Saint - Nazaire, rileva 'Le Monde', dispone per ora di ordini per 10 navi da crociere e altre navi che dovrebbero garantire 10 anni di lavoro per i 3.300 dipendenti dei Chantiers de l'Atlantique e per i 5 mila lavoratori dell'indotto. Nel prossimo futuro i cantieri dovrebbero anche costruire lo scafo del portaerei francese di nuova generazione che dovrebbe sostituire il 'Charles de Gaulle' nel 2038.

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