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Rappresentanza: sindacati e alleanza cooperative firmano accordo

28 luglio 2015 | 15.43
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Rappresentanza: sindacati e alleanza cooperative firmano accordo

Semplificare la rappresentanza dando voce e credito alle organizzazioni legittimate dal consenso e dalla fiducia in esse riposte da imprese e lavoratori. E' l'obiettivo che ha portato Agci, Confcooperative e Legacoop a sottoscrivere con Cgil, Cisl e Uil l'accordo interconfederale sulla rappresentanza. Un passo importante anche per potenziare ulteriormente la contrattazione di secondo livello. Il documento contiene norme per la misurazione, la certificazione e la regolamentazione della rappresentanza aziendale. Al negoziato per il Ccnl potranno così partecipare le organizzazioni sindacali che abbiano ottenuto una rappresentatività non inferiore al 5%. In assenza di piattaforme unitarie il negoziato si avvierà sulla base della piattaforma presentata dalle sigle sindacali che vantano una rappresentatività complessiva pari ad almeno il 50% più uno. I ccnl sottoscritti da organizzazioni sindacali con questa percentuale di rappresentatività saranno efficaci ed esigibili per tutti i lavoratori e le organizzazioni. Vengono inoltre stabiliti alcuni principi per la contrattazione di secondo livello, definendo le modalità di base a cui potrà derogare o modificare norme del Ccnl.

Un accordo come questo è importante", sottolinea Rosario Altieri, presidente Agci, "soprattutto perché avviene in un momento in cui la concertazione sembra in discussione e il dialogo sociale trova difficoltà". Mauro Lusetti, presidente Legacoop, ribadisce l'"ossessione per il lavoro" del mondo delle cooperative ed evidenzia i benefici di un accordo che permette di "avere una controparte definita" nella lotta per la tutela dei posti di lavoro. Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, sottolinea invece l'importanza del "recupero della centralità del socio lavoratore".

Secondo i leader di Cgil, Cisl e Uil, inoltre, questo accordo rappresenta un traguardo importante, parte di un percorso complessivo di dialogo e collaborazione che dovrà proseguire. E se il leader Cgil Susanna Camusso sottolinea la necessità di "aprire una stagione di buone relazioni" tra datori di lavoro e lavoratori, Annamaria Furlan, leader Cisl, rivendica il "ruolo delle parti sociali nella definizione delle regole delle relazioni industriali", che dovrebbe allontanare le "tentazioni di legiferare sul tema della rappresentanza". "I corpi intermedi possono trovare la strada. Dobbiamo scommettere insieme per sconfiggere le previsioni dell'Fmi e le politiche di austerità", ha concluso Carmelo Barbagallo, leader Uil.

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