Prende il via oggi ad Astana, in Kazakhstan, il secondo round di colloqui voluti da Russia, Turchia e Iran e sostenuti dall'Onu per trovare una soluzione politica della crisi in corso in Siria dal marzo del 2011. Alle 16, ora locale, è prevista una sessione plenaria tra le delegazioni del governo di Damasco e i rappresentanti dell'opposizione, alla presenza dei tre Paesi garanti del cessate il fuoco. Lo ha annunciato in un comunicato il ministero degli Esteri kazakho. I colloqui erano inizialmente previsti per ieri, ma sono stati rinviati a oggi per ''motivi tecnici''.
Il presidente siriano Bashar al-Assad è convinto che l'Occidente ''non vuole raggiungere la pace in Siria'' e ha detto che i Paesi occidentali hanno ''perso la possibilità di ottenere qualcosa a Ginevra per due volte''. Nel corso di un'intervista con l'emittente radiofonica francese Europe 1 e con la televisione TF1, Assad ha poi affermato che con l'avvio dei colloqui ad Astana voluti da Turchia, Russia e Iran l'Occidente ha assunto un ruolo ''passivo''. Inoltre ha denunciato la coalizione militare internazionale a guida Usa di sostenere ''quei gruppi che rappresentano i terroristi contro il governo'' siriano.