(Aki) - Il regime siriano ha giustiziato alcuni dei combattenti dell'opposizione armata che il mese scorso avevano accettato un accordo con le autorita' di Damasco per evacuare la citta' vecchia di Homs e rompere cosi' un lungo assedio contro la popolazione. E' quanto rivela ad Aki-Adnkronos International l'attivista siriano dell'opposizione Badawi Abu Jaafar al-Mugharbal, membro del Consiglio del comando della rivoluzione, secondo cui "il regime ha arrestato piu' di 386 combattenti dopo aver garantito loro l'incolumita'". Stando a Mugharbal, alcuni di questi "sono stati rilasciati", mentre "21 di loro sono stati portati a Damasco presso la sede dell'intelligence denominata 'Palestina', dove sono stati giustiziati il 2 giugno".
La Coalizione nazionale siriana aveva fatto sapere che le forze del regime avevano giustiziato una ventina di combattenti asserragliati a Homs e che si erano consegnati in base all'accordo raggiunto con il governo di Damasco e patrocinato dall'Onu, mentre almeno 80 di loro sono stati trasferiti in varie sedi dei servizi segreti militari a Damasco. Allo stesso tempo, Mugharbal conferma che "i rivoluzionari rimasti a Homs vogliono concordare una nuova tregua con il regime per porre fine all'assedio della popolazione civile che vive nel quartiere di Waar, ossia circa 340mila persone", sottolineando pero' che "l'operazione e' estremamente pericolosa per la rivoluzione", poiche' significa "consegnare al regime aree controllate dall'Esercito siriano libero come carta per negoziare l'evacuazione dei combattenti verso nord, come e' accaduto con quelli della citta' vecchia di Homs".