Secondo gli attivisti anti Assad, i combattenti stranieri che hanno lasciato la Siria provenivano dall'Arabia Saudita, dal Kuwait, dalla Libia, dalla Tunisia, dallo Yemen e dall'Europa. Alcuni di loro hanno fatto ritorno nei rispettivi Paesi, mentre altri si sono diretti verso altri campi di battaglia. Un coordinatore del Fronte al Nusra, un gruppo affiliato ad Al Qaeda, sostiene che a partire dalla seconda settimana di gennaio, "in centinaia, fino ad oltre duemila" combattenti stranieri "sono rientrati nei loro Paesi d'origine".
Al momento, si stima che siano 11mila i combattenti stranieri rimasti in Siria. Secondo gli analisti di intelligence europei, il numero di coloro che abbandonano il campo di battaglia siriano è ancora contenuto, mentre nuovi combattenti dall'estero continuano ad unirsi alle forze anti Assad.