Beirut, 8 mar. - (Adnkronos/Aki/Washington Post) - La crisi esplosa in Ucraina e gli attriti che ha innescato tra Stati Uniti e Russia stanno avvantaggiando il presidente siriano Bashar al-Assad, che e' ormai convinto di poter sedare la ribellione contro il suo regime e ottenere la rielezione per altri sette anni. La possibilita' di trovare una soluzione negoziata alla crisi siriana e' naufragata insieme ai colloqui di pace di Ginevra, sponsorizzati da Washington e Mosca. E ora i due paesi sono in pieno scontro diplomatico sulla questione ucraina, tanto da rendere impensabile una nuova iniziativa comune per la Siria.
Il sostegno del presidente russo Vladimir Putin all'ucraino Viktor Yanukovych ha inoltre rafforzato la convinzione di Assad di poter contare ancora sull'appoggio russo, come spiega il giornalista ed analista Salem Zahar, che risiede a Damasco. "Il regime ritiene che i russi abbiano ora una ragione nuova e piu' forte per sostenere Assad - dice - soprattutto dopo l'esperienza in Libia e ora quella in Ucraina. Il regime crede inoltre che ogni conflitto nel mondo che attira l'attenzione degli americani possa alleggerire la pressione sulla Siria".
In base a questa analisi, altre due emergenze regionali hanno scavalcato quella siriana in cima all'agenda di Barack Obama: i colloqui con l'Iran sul nucleare e i negoziati israelo-palestinesi. (segue)
