Beirut, 12 feb. - (Adnkronos/Aki) - Una dura presa di posizione e' arrivata da Damasco contro la proposta dell'Ue di usare i fondi congelati del regime per finanziare lo smantellamento del suo arsenale chimico. Secondo una fonte anonima del ministero siriano degli Esteri, citata dall'agenzia ufficiale Sana, si tratta di una "palese violazione del diritto internazionale" e di un atto con cui Bruxelles "viene meno al suo impegno internazionale a finanziare le operazioni di distruzione delle armi chimiche siriane".
Il commento arriva dopo che i ministri degli Esteri dell'Ue hanno proposto l'utilizzo dei fondi congelati della Banca centrale siriana e di altri enti statali per contribuire al finanziamento della distruzione delle armi chimiche. Secondo l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), la distruzione del materiale chimico dell'arsenale siriano richiede tra i 25 e i 30 milioni di euro, ma e' incalcolabile l'ammontare dei costi aggiuntivi.