(Aki) - La ''impertinenza'' dell'Occidente ''e' tale che ha ormai raggiunto il livello di un'interferenza nelle decisioni dei siriani sulla partecipazione alle elezioni presidenziali''. Lo ha affermato il numero due della diplomazia siriana, Faysal Miqdad, citato dall'agenzia di stampa Xinhua. Miqdad ha ribadito che il regime di Damasco ''andra' avanti con l'organizzazione di queste elezioni perche' il popolo siriano le vuole''.
Il voto e' previsto entro luglio. Per le opposizioni si tratta di una ''parodia della democrazia''. A marzo il Parlamento di Damasco ha approvato la nuova legge elettorale che contempla la possibilita' di candidature diverse alla carica di presidente, ma pone condizioni che di fatto escludono gli esponenti dell'opposizione perche' richiede la permanenza in Siria negli ultimi dieci anni. Molti dei leader dell'opposizione siriana vivono infatti da anni lontano dal Paese arabo. Il 17 luglio terminera' il secondo mandato di Bashar al-Assad alla presidenza.