L'Esercito siriano libero (Esl), gruppo ribelle sostenuto dall'Occidente, si è ritirato da Aleppo e il leader della coalizione di cui l'Esl fa parte, Jamal Marouf, si è rifugiato in Turchia. Lo hanno riferito fonti turche della sicurezza al quotidiano Hurriyet, spiegando che l'Esl ha ritirato dalla città della Siria settentrionale la sua milizia di 14.000 uomini.
"Jamal Marouf - hanno aggiunto le fonti anonime - è fuggito in Turchia ed è ospitato e protetto dalle autorità turche". Le fonti non hanno indicato la data precisa della fuga, limitandosi ad affermare che è avvenuta nella prima metà di novembre.
In conseguenza del ritiro da Aleppo, l'Esercito libero ha perso il controllo del valico di Bab al-Hawa (Cilvegozu per i turchi), che è ora gestito da una coalizione minore di ribelli, guidata dal gruppo islamico Ahrar al-Sham.
La fonte turca ha aggiunto che una parte delle armi che la comunità internazionale ha fatto avere all'Esl per rendere più efficace la sua lotta contro i jihadisti e contro il regime potrebbero essere finite in mano ad Ahrar al-Sham e al Fronte al-Nusra, braccio siriano di al-Qaeda.
All'inizio di novembre, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che la comunità internazionale dedica un'attenzione eccessiva alla cittadina curda di Kobane, mentre ad Aleppo la situazione sta precipitando.