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Siria: ex amb. a Baghdad, Assad e Maliki uniti da fede non da politica

25 giugno 2014 | 15.12
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Siria: ex amb. a Baghdad, Assad e Maliki uniti da fede non da politica

(Aki) - "I consigli tribali e gli ex ufficiali baathisti nelle aree sunnite dell'Iraq sono piu' forti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) e il futuro appartiene a loro". Ne e' convinto Nawaf al-Fares, ex ambasciatore siriano in Iraq e presidente del Raggruppamento dei Figli della Siria, all'opposizione, secondo cui a legare il presidente siriano Bashar al-Assad e il premier iracheno Nuri al-Maliki "e' solo l'aspetto confessionale e non quello politico". In un'intervista ad Aki-Adnkronos International, Fares spiega che "Maliki odia profondamente Assad per varie ragioni e quel che li lega e' l'aspetto religioso e il grande schieramento confessionale che caratterizza la regione".

Fares, che e' stato ambasciatore a Baghdad dal 2008 al 2012 e che in Siria e' stato presidente di una sezione della sicurezza politica, oltre che governatore di varie province, sottolinea che "dal 2003 i confini tra Siria e Iraq sono aperti a chiunque volesse passare". Per l'ex diplomatico, che ha annunciato la sua defezione due anni fa, l'Isil "non e' un prodotto del regime siriano, ma gli interessi dell'uno si sono intrecciati con quelli dell'altro. Il regime - precisa - ha interesse ad eliminare l'opposizione moderata per tacciare la rivoluzione siriana di estremismo e l'Isil ha interesse a controllare la scena siriana e a creare il suo Stato islamico".

Il presidente del Raggruppamento dei Figli della Siria ricorda che "l'intelligence siriana ha una profonda conoscenza delle organizzazioni religiose estremiste e ha molte infiltrazioni in questi gruppi, che ha sfruttato in molti modi come e' accaduto in Siria e in passato in Iraq, dopo la caduta" di Saddam Hussein. Quanto al fatto che l'opposizione siriana non ha preso posizione rispetto a quanto sta accadendo in Iraq, Fares ritiene che "la leadership dell'opposizione siriana e' debole e subalterna, la sua posizione e' quella di chi la sostiene e non e' una posizione indipendente".

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