Il segretario di Stato americano: "La guerra nel Paese è una delle peggiori tragedie a cui stiamo assistendo. Noi siamo sempre stati a favore dei negoziati nel contesto del processo di Ginevra 1"
"Alla fine", per fermare un conflitto che sta entrando nel suo quinto anno, "bisognerà negoziare" con il presidente siriano Bashar al-Assad. Lo ha ammesso il segretario di Stato americano John Kerry, in un'intervista all'emittente Cbs. "Noi siamo sempre stati a favore dei negoziati nel contesto del processo di Ginevra 1", ha ricordato il capo della diplomazia americana, che ha definito la guerra in Siria "una delle peggiori tragedie a cui assistiamo".
Nella stessa intervista, il segretario di Stato ha rivelato poi che gli Stati Uniti e altri Paesi, che non ha citato, stanno esplorando la possibilità di rilanciare il processo diplomatico per la Siria. "Noi incoraggiamo Assad" a negoziare, ha detto, "e per portare il regime a farlo, dobbiamo spiegargli chiaramente che tutto il mondo è determinato a cercare una soluzione politica e che deve cambiare i suoi calcoli sui negoziati". "Questo - ha sottolineato ancora Kerry - è quello che stiamo facendo al momento. E sono convinto che, con gli sforzi dei nostri alleati e di altri, ci sarà una pressione accresciuta su Assad".