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Siria: Mondiali vietati e niente matrimoni, cosi' si vive a Raqqa sotto l'Isil (2)

23 giugno 2014 | 13.16
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(Aki) - Ma a quanto pare, la sharia non e' uguale per tutti, come dichiara Abu Ibrahim: "I membri dell'organizzazione sono ricchissimi, arrivano a guadagnare anche mille euro al mese. La maggior parte di loro - continua - ostenta telefoni cellulari e computer di ultima generazione e mentre la popolazione soffre la fame, gli unici che vanno a mangiare al ristorante sono loro". Per Abu Ibrahim, se i miliziani dell'Isil avessero voluto dimostrare la loro serieta' "avrebbero dovuto attaccare una delle squadre del regime (del presidente Bashar al-Assad, ndr) basate a poche centinaia di metri fuori dalla citta'", invece "il loro unico lavoro e' quello di vessare i civili e imporre le loro leggi in modo coercitivo, leggi incomprensibili per la maggior parte dei cittadini", come quella di "punire con 30 frustate chi mette la foto di una donna sullo schermo del cellulare".

In un clima del genere, non c'e' da sorprendersi se a Raqqa si assiste a un crollo dei matrimoni. "E' finito l'amore, anche chi voleva sposarsi ha preferito rimandare poiche' non gli e' possibile incontrare l'anima gemella", spiega un abitante. "Niente universita', niente scuole, le occasioni di incontro e di contatto sono praticamente nulle", aggiunge.

Eppure, nonostante in certi casi i metodi dell'Isil non siano cosi' diversi da quelli del regime, ad esempio per quel che riguarda gli arresti arbitrari e le torture, c'e' anche chi afferma che vivere sotto il controllo di questi miliziani "ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi". Come spiega Muhammad, "le cose a Raqqa andavano meglio quando il controllo era nelle mani del Fronte al-Nusra e del Movimento degli 'Ahrar al-Sham'. Tuttavia - aggiunge - meglio l'Isil del regime, poiche' tutti sanno che la loro presenza qui e' temporanea e non definitiva".

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