(Aki) - Secondo la testimonianza del ragazzo coperto da anonimato, durante il corso combattenti libanesi addestrati in Iran si occupavano di esercizi fisici e dell'addestramento all'uso di armi leggere. Solo la meta' delle reclute del gruppo del giovane sarebbe riuscita a passare alla 'fase 2' del programma, ovvero otto mesi di scuola, compreso l'addestramento all'uso di missili anticarro e altri armamenti. Lui stesso ha detto di aver lasciato i corsi per entrare nell'Esercito libanese.
Hezbollah non ha mai dichiarato quanti siano i suoi miliziani caduti in Siria. Secondo Hisham Jaber, generale a riposo dell'Esercito libanese, i caduti del Partito di Dio nel Paese arabo sarebbero ''poche centinaia'' e non sarebbe stata intaccata la forza militare del gruppo. L'attenzione, stando al generale, va piuttosto concentrata su come il coinvolgimento di Hezbollah in Siria possa incidere sulla sua posizione in Libano. Molti sciiti hanno sostenuto il movimento nelle sue offensive contro i ribelli attivi lungo il confine con il Libano, percepiti come una minaccia per le comunita' del Paese dei Cedri. Ma inviare i giovani a combattere in Siria e' diverso.
Per mesi le comunita' sciite in Libano hanno vissuto nel terrore di attacchi nei loro quartieri studiati per 'punire' Hezbollah. Ma il Partito di Dio, scrive il Nyt, e' riuscito ad allontanare i ribelli dalle zone di confine e gli attacchi si sono fermati. Per Randa Salim, esperta di Libano della New America Foundation, ''Hezbollah e' ben felice di giocare con le regole del nuovo gioco''.
