(Aki) - Passati tre anni dall'inizio della crisi siriana ''e' un imperativo fornire assistenza ai milioni di persone che soffrono e individuare il modo di fare pressioni sul regime affinche' smetta di colpire i civili e acconsenta a un processo di transizione''. E' quanto si legge in una nota della Coalizione nazionale siriana, principale blocco dell'opposizione all'estero al regime di Bashar al-Assad, che condanna il ''regime per aver respinto i nostri sforzi e quelli della comunita' internazionale'' volti a negoziare una soluzione politica.
La Coalizione ricorda come siano passati ''tre anni da quando i giovani sono scesi in piazza a Damasco, Aleppo e Daraa per protestare contro l'arresto e il pestaggio di studenti che avevano osato fare graffiti sui muri delle loro scuole con critiche al regime''.
''Dalle prime manifestazioni molto e' cambiato - si legge nel comunicato - il regime ha tentato di fomentare un conflitto confessionale, ha scatenato il suo intero arsenale militare contro i civili e ha chiamato a raccolta milizie e stranieri per contribuire alla repressione di una rivolta dei civili. Nonostante gli sforzi del regime volti a trasformare il conflitto, il nostro sogno non e' cambiato''. (segue)