Arabia Saudita e Turchia hanno dato il loro consenso a una forza militare dell'opposizione per proteggere la capitale Damasco e il suo Rif. E' quanto rivela ad Aki-Adnkronos International una fonte di spicco dell'opposizione siriana. Zahran Alloush, comandante dell'Esercito dell'Islam, considerato "la principale forza nella Ghota orientale, nel Rif di Damasco, si è recato la settimana scorsa in Turchia per una visita annunciata, e da lì segretamente in Arabia Saudita", spiega la fonte.
Scopo dei due viaggi, su cui i media hanno mantenuto il massimo riserbo, era "stabilire i punti finali del consenso turco-saudita a dare incarico all'Esercito dell'Islam, forza fondamentale tra quelle dell'opposizione armata siriana, di proteggere Damasco e il suo Rif, nel caso in cui il regime dovesse perdere influenza sulla capitale o iniziare una ritirata", sottolinea la fonte.
Durante le due visite Alloush "ha incontrato responsabili militari di governo di alto livello ad Ankara così come alti responsabili sauditi impegnati con il dossier siriano per ottenere il loro consenso sull'incarico da affidare all'Esercito dell'Islam e ad altre fazioni armate accreditate da questi due Paesi".
Questo "nel caso in cui si verificassero sviluppi militari a favore dell'opposizione sul campo a Damasco", prosegue la fonte, precisando che Alloush ha discusso con i turchi e i sauditi anche "il modo di coordinare queste forze nella lotta al regime e alle forze islamiche estremiste".
Secondo la fonte, questo sviluppo "ha una duplice importanza: da un lato è espressione della vicinanza e dell'accordo turco-saudita su molte questioni che riguardano la Siria, in particolare quelle militari. Dall'altro - conclude - è l'indicatore del fatto che presto potrebbe verificarsi qualcosa che modificherà il rapporto di forze a Damasco".
