(Aki) - Il presidente della Lega siriana per i diritti umani, Abdel Karim al-Rihawi, ribadisce tuttavia ad Aki-Adnkronos International che Dall'Oglio sarebbe morto, sostenendo di aver incontrato "13 volte il testimone" della presunta uccisione del gesuita. "Secondo il testimone (Abu Muhammad al-Suri, ndr) padre Paolo e' stato ucciso a sangue freddo e i leader dello Stato islamico non si sono preoccupati di quel che ha commesso il criminale Kassab al-Jazrawi", afferma al-Rihawi.
Secondo il direttore della Lega, vicina all'opposizione anti-regime, l'omicida di Dall'Oglio, il militante dello Stato islamico Kassab al-Jazrawi, "si trova ancora a Raqqa, e' un fondamentalista ed è responsabile di varie esplosioni. Era 'wali' (governatore) del villaggio di al-Karamah, noto per la sua avventatezza". Il suo 'complice' , invece, il saudita Khallad al-Jazrawi, "e' stato arrestato in Arabia Saudita, dove era rientrato dopo l'ultimo discorso pronunciato dal (leader di al-Qaeda, ndr) Ayman al-Zawahiri", prosegue al-Rihawi.
Al-Suri - aggiunge - ha riferito che "il cadavere di padre Paolo e' stato molto probabilmente gettato in una zona chiamata al-Houta, che si trova nei pressi di Wadi Suluk, nella provincia di Raqqa". L'attivista sottolinea quindi di aver incrociato tutte le informazioni per verificarne la validita', evidenziando che Khallad al momento e' nelle mani dell'intelligence saudita e puo' fornire la conferma dell'uccisione del religioso.
La Lega siriana ha riferito la notizia rivelata da Abu Muhammad al-Suri, disertore dello Stato islamico, secondo cui padre Paolo Dall'Oglio sarebbe stato ucciso nelle carceri dello Stato islamico. Secondo il testimone, sarebbe stato Kassab al-Jazrawi a sparare a padre Paolo dopo averlo arrestato. Secondo la Lega, "la testimonianza e' attendibile" e Abu Muhammad al-Suri "e' disposto a testimoniare di fronte a qualsiasi commissione internazionale che indaghi sulle circostanze di questo crimine".
