Sarebbe di 30 morti il bilancio di un raid aereo eseguito dai jet del regime siriano su un ospedale supportato da Medici senza frontiere (Msf) e alcuni edifici circostanti ad Aleppo, nel nord della Siria. E' quanto sostiene l'attivista locale Abdel-Rahman, membro dell'ong White Helmet Civil Defence. "Abbiamo 30 corpi - ha detto all'agenzia Dpa - 22 sono stati identificati e di otto non conosciamo ancora i nomi".
L'esercito siriano, stando a quanto riporta la televisione di Stato, ha negato che propri jet abbiano colpito l'ospedale.
Secondo un primo bilancio di Msf, "almeno 14 persone tra pazienti e staff sono rimaste uccise". Nell'ospedale ad Aleppo c'erano "pronto soccorso, ambulatorio, terapia intensiva e sala operatoria. Ora è tutto distrutto" riferisce Medici senza frontiere Italia. La struttura "era il centro di riferimento principale per la pediatria, con 8 medici e 28 infermieri".
"Siamo indignati per la distruzione dell'ospedale Al Quds ad Aleppo in Siria. Gli ospedali non sono bersagli", sottolinea l'organizzazione su Twitter, dove ha creato l'hashtag #NotATarget.