Si continua a morire di fame a Madaya, località siriana assediata dalle forze del regime e dalle milizie di Hezbollah dove la popolazione è allo stremo. Lo denuncia l'Unicef, che riferendo di nuovi casi di malnutrizione, sottolinea che un ragazzo di 16 anni ha perso la vita. Secondo gli attivisti, sono oltre 30 finora le vittime per carenza di cibo a Madaya.
La notizia arriva all'indomani dell'arrivo a Madaya del secondo convoglio di aiuti umanitari. Secondo quanto riferito dall'emittente 'al-Arabiya', 44 camion del World Food Programme, del Comitato internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa siriana sono arrivati nella città in mano ai ribelli. A bordo dei camion, grano, farina e medicinali. Il primo convoglio con aiuti è entrato quattro giorni fa nella località assediata.
Nella città è stata inviata una clinica mobile con medici a bordo. Lo ha annunciato l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), spiegando che l'unità è stata inviata dall'agenzia dell'Onu e dalla Mezzaluna Rossa siriana per curare le persone colpite da malnutrizione.