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Siria: Usa pronti ad addestrare 5mila combattenti moderati

13 settembre 2014 | 11.39
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Gli Stati Uniti ritengono di poter addestrare 5mila combattenti dell'opposizione moderata siriana entro un anno nell'ambito dell'offensiva internazionale contro lo Stato Islamico, ma il vero problema è scegliere i candidati per questo programma.

"Ora che abbiamo un partner nella regione che ci aiuta facilitando l'addestramento, riteniamo di poter addestrare più di 5mila combattenti nello spazio di un anno", ha detto l'ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono, riferendosi all'offerta "chiave" dell'Arabia Saudita di fornire un campo di addestramento.

Ma lo stesso Kirby non ha nascosto le difficoltà del processo di selezione degli uomini, una sfida "che nessuno sottovaluta". "In questo caso non vi sono risposte facili - ha ammesso- l'opposizione siriana non è un gruppo monolitico. Non è una forza militare riconosciuta. Non vi è un solo leader riconosciuto dell'opposizione, certamente non dal punto di vista militare".

Uno dei motivi che hanno finora frenato gli Stati Uniti dal sostenere militarmente l'opposizione siriana è stato il timore che le armi giungessero in mani sbagliate, un timore molto concreto dato che contro il regime di Bashar Assad combattono anche gli jihadisti dello Stato Islamico e del Fronte al Nusra collegato ad al Qaeda.

Di questo problema si parlerà anche al Congresso, che per legge deve autorizzare l'addestramento all'estero di truppe straniere. Martedì ci sarà un'audizione in proposito alla Camera del ministro della Difesa Chuck Hagel e giovedì sarà il segretario di Stato John Kerry a intervenire al Congresso.

L'avvio dell'addestramento, come ha ammesso l'ammiraglio Kirby, potrebbe essere lento e non cominciare prima di "qualche mese". Per questo l'amministrazione Usa non vuole perdere troppo tempo al congresso. L'autorizzazione "è urgentemente richiesta", ha chiarito l'addetto stampa della Casa Bianca, Josh Earnest. Il voto potrebbe essere inoltre un modo di esprimere sostegno politico all'operazione contro lo Stato Islamico, lanciata dal presidente Barack Obama.

Obama ritiene di non aver bisogno del via libera parlamentare all'intera operazione, in virtù delle leggi approvate dopo gli attentati l'11 settembre, ma un sostegno politico bipartisan sarebbe gradito. A lungo critici di quella che ritengono sia stata l'eccessiva prudenza di Obama in politica estera, i repubblicani sono favorevoli alla recente svolta contro lo Stato Islamico, peraltro fortemente sostenuta dall'opinione pubblica.

"E' importante concedere al presidente quello che sta chiedendo", ha detto per esempio il repubblicano John Boehner , speaker della Camera. Ma allo stesso tempo l'imminenza delle elezioni di midterm a novembre, quando verranno rinnovati l'intera Camera e un terzo del Senato, rende rischioso un più ampio dibattito politico dove potrebbero emergere i tanti dubbi sui rischi di armare l'opposizione siriana.

Steny Hoyer, vice capogruppo democratico alla Camera, suggerisce un rapido voto su una breve proposta per l'addestramento degli oppositori siriani, rimandando un più ampio dibattito a dopo il voto del 4 novembre. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario - l'addestramento costerà 500 milioni di dollari - l'amministrazione di Washington ritiene che i fondi possano essere reperiti all'interno del bilancio del Pentagono.

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