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Sms all'amante e la separazione costa di più

06 marzo 2017 | 19.06
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(Fotogramma)
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Attenzione agli sms inviati all'amante, costituiscono un motivo sufficiente per la separazione con addebito a carico del coniuge. A stabilirlo la Cassazione, che ha confermato una pronuncia della Corte d'appello di Milano che aveva sancito l'addebito della separazione al marito per violazione dell'obbligo di fedeltà dopo la scoperta da parte della moglie di messaggi inequivocabili sul suo cellulare.

"Sarà interessante conoscere motivazioni della sentenza, che sembra quasi andare contro una precedente pronuncia del 2016 con cui la Cassazione stabilì che spiare il cellulare del partner è reato", commenta all'AdnKronos l'avvocato civilista e matrimonialista Gaetano Longobardi. A giudizio del legale, "il rispetto della privacy va garantito come principio. E i social network sono sicuramente più pericolosi rispetto agli sms per la stabilità dei matrimoni. I social rimangono 'virtuali' solo all'inizio, spesso servono per organizzare appuntamenti reali".

Per Longobardi "la sentenza è importante perché dà la giusta importanza al tema dell'addebito della separazione, un aspetto molte volte penalizzato, che spesso non viene tenuto nella giusta considerazione perché è quasi annullato dalle richieste reciproche dei partner e quindi non sempre sancito dalla magistratura. Se però la pronuncia vale per gli sms -conclude- a maggior ragione l'addebito dovrebbe valere per le prove fornite dall'attività investigativa sull'infedeltà dei coniugi".

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