"Appena entrata in pista ero convinta di portare a casa l'oro, ci credevo, infatti sono subito partita bene. Volevo fare più o meno la stessa gara della semifinale: aspettare il momento giusto per passare la coreana, che dalla gara di prima avevo capito che dovevo passare. E invece, mi sono trovata contro il materasso, così, di punto in bianco, e ho visto sfumare la medaglia d'oro. Però. alla fine è arrivato un argento che per me vale un oro". Sono le parole della pattinatrice azzurra Arianna Fontana, ai microfoni di Sky Sport dopo aver conquistato la medaglia d'argento nello short track 500m femminile alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014.
"Cosa ho pensato quando ero contro il materasso? Meglio che non lo dica, troppe cose brutte . Ero arrabbiatissima, poi ho visto la coreana per terra anche lei e ho detto 'devo rialzarmi subito' ed è arrivato questo argento che, ripeto, per me è un oro", aggiunge l'azzurra. Dopo Torino e Vancouver, è arrivata per lei la medaglia della maturità. "Sì, direi che sono arrivata qui consapevole delle mie capacità, di ciò che potevo fare. Il mio obiettivo era riuscire a entrare in tutte le finali: adesso siamo in due finali, nella staffetta e nei 500m è arrivata la medaglia. Abbiamo ancora la finale della staffetta, i 1500m e i 1000m. Vedremo cosa riuscirò a fare".
Sono tanti gli ingredienti che portano un'atleta al successo. "Sono tante piccole cose che messe insieme fanno tanto. Devo ringraziare anche tutta la squadra, i miei allenatori, la Guardia di Finanza che mi ha sempre sostenuto e tutti gli italiani che hanno fatto il tifo. Anche quelli che magari sono stati contro di me, in qualche modo, comunque, mi hanno fatto diventare quella che sono e arrivare qua", ha proseguito l'atleta delle Fiamme Gialle. (segue)