L'improvviso ritiro del russo Evgeni Plushenko, alla vigilia della finale individuale di pattinaggio di figura dei Giochi di Sochi, ha scatenato grandi polemiche nel Paese organizzatore delle Olimpiadi. Il parlamentare di estrema destra Vladimir Zhirinovsky ha chiesto che un atleta possa partecipare solo a due edizioni dei Giochi e non a quattro, come nel caso di Plushenko.
Il 31enne pattinatore ha posto fine ieri alla sua brillante carriera, contrassegnata da due ori e due argenti a cinque cerchi, dopo essersi infortunato durante un allenamento. Dopo aver subito diverse operazioni chirurgiche negli ultimi anni, la sua convocazione per i Giochi a scapito di Maxim Kovtun, 13 anni più giovane di lui e che lo ha battuto ai campionati nazionali, aveva scatenato un acceso dibattito prima delle Olimpiadi.
"Maxim era pronto e purtroppo non potrà gareggiare, perché le regole olimpiche non lo consentono", ha detto il coreografo di Kovtun, Piotr Chernyshov. Il ministro dello sport russo Vitaly Mutko ha invece difeso la convocazione di Plushenko, definita una "scelta per meriti sportivi". Il 31enne russo è stato uno dei più grandi pattinatori della storia, ha vinto l'oro individuale a Torino 2006 e due argenti a Salt Lake City 2002 e Vancouver 2010. A Sochi ha vinto la medaglia d'oro nella prova a squadre, gara all'esordio olimpico.
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