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Sochi, prima medaglia per l'Italia: Innerhofer argento in discesa

09 febbraio 2014 | 12.11
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Sochi, prima medaglia per l'Italia: Innerhofer argento in discesa

Christof Innerhofer ha conquistato l'argento nella discesa libera maschile e ha regalato all'Italia la prima medaglia nelle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Il 29enne azzurro ha chiuso la prova sulla pista Rosa Khutor in 2'06''29, a soli 0''06 dall'austriaco Matthias Mayer che ha trionfato in 2'06''23 e si è aggiudicato la prima medaglia d'oro del programma dello sci alpino. Il 23enne biancorosso, mai vincitore in carriera in Coppa del Mondo, prima di oggi aveva centrato solo due secondi posti in super-g, senza risultati di prestigio in discesa libera. Il successo del neocampione olimoico ha un doppio significato speciale: l'Austria ha fatto centro dopo la deludente avventura di Vancouver 2010, terminata senza nemmeno una medaglia. La famiglia Mayer torna a festeggiare a 26 anni dall'argento vinto da papà Helmut nel super-g di Calgary 1988.

A completare il podio di Sochi 2014 è stato il norvegese Kjetil Jansrud (2'06''33), che ha preceduto il connazionale Aksel Lund Svindal (2'06''52), uno dei grandi favoriti alla vigilia. L'Italia ha offerto un'ottima prova di squadra con il settimo posto di Peter Fill (2'06''72), capace di piazzarsi davanti allo statunitense Bode Miller (2'06''75). Dominik Paris (2'07''13) è giunto undicesimo, seguito a ruota da Werner Heel (2'07''16).

Innerhofer diventa il terzo italiano nella storia a salire sul podio olimpico nella discesa maschile dopo l'oro di Zeno Colò a Oslo nel 1952 e il bronzo di Herbert Plank a Innsbruck nel 1976. L'atleta delle Fiamme Gialle arricchisce il palmares nel quale spiccano 3 medaglie iridate (oro, argento e bronzo) conquistate nei Mondiali di Garmisch e sei successi in Coppa del mondo.

''E' un argento che vale 10 vittorie'' commenta Innerhofer. L'azzurro, perfetto nella parte alta del tracciato, non ha nessun rimpianto per l'oro sfiorato.

''Dopo aver vinto i Mondiali (oro in super-g 2011) e dopo aver vinto grandi classiche di Coppa del Mondo, volevo a tutti i costi conquistare una medaglia alle Olimpiadi'', dice il 29enne ai microfoni di Sky Sport. ''Contano i dettagli nella vita. Oggi li ho azzeccati tutti e ho realizzato il sogno'', ripete sorridendo. ''Prima della partenza mi sono detto 'Inner, è un'occasione. Cerca di sfruttarla'. Alla prima curva mi sono detto che avrei dovuto spingere di più. Dieci secondi prima dell'arrivo mi sono detto 'this was a cool run', 'è stata una discesa figa...'. Bisognava avere le gambe reattive, oggi le prove dei giorni scorsi non avevano nessuna importanza'', prosegue.

''Sono abbastanza contento della mia prestazione, ho visto che ci sono. L'ultima gara a Kitzbuehel non è andata bene, qui sono ritornato coi migliori. Questo piazzamento mi regala una grande motivazione, era logico che non potevamo fare quattro medaglie, però siamo lì davanti a tutti ed è bello'', dice Peter Fill, settimo al traguardo, evidenziando la prova collettiva degli azzurri, con Dominik Paris e Werner Heel all'11° e al 12° posto. ''Già una volta Innerhofer ha iniziato a conquistare medaglie (nei Mondiali di Garmisch 2011, ndr) e poi ho cominciato anch'io... Magari succede lo stesso, ho altre due possibilità. La pista nella parte bassa è diventata probabilmente più lenta, ma non riesco a capire esattamente il motivo'', aggiunge.

''Dopo tanto tempo sono riuscito a ritrovare il mio ritmo. Commetto ancora errori -afferma Paris- ma sono tornato su livelli di competitività.Ho sbagliato nella parte centrale, dove ho perduto pure la presa di un bastone. Ci sono ancora piccole cose da sistemare, ma questi sono particolari. La caduta nelle prove della Val Gardena mi ha condizionato la stagione, è stato difficile ritornare in alto''.

''C'è stato un miglioramento rispetto alle prove, ma qui non conta perchè contano soltanto le medaglie -è l'analisi di Heel-. Ho visto che la forma era in aumento rispetto all'ultimo mese. Abbiamo ritrovato un buon feeling con il materiale, testato tanto in gennaio per arrivare qui preparati, nel finale forse ho voluto strappare a pezzi perchè non ho trovato tanto il ritmo in cima''. ''Innerhofer scia bene in queste condizioni, soprattutto nella parte alta dove ha fatto la differenza -conclude Heel-. Gli faccio i complimenti''.

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