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Sold out al Teatro Parioli per 'Ebreo!' di David Parenzo con Mentana che fa Dio

08 marzo 2023 | 14.30
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Ieri sera la prima della pièce teatrale ideata e scritta dal giornalista

Sold out al Teatro Parioli per 'Ebreo!' di David Parenzo con Mentana che fa Dio

Sold out al Teatro Parioli di Roma ieri sera per il debutto di 'Ebreo!', la pièce teatrale ideata e scritta dal giornalista David Parenzo e Valdo Gamberutti, (regia di Alberto Ferrari e locandina di Oliviero Toscani), con la partecipazione straordinaria delle voci di Enrico Mentana, Vittorio Sgarbi, Ale e Franz e Paolo Ruffini. ''L’idea nasce da un pretesto - spiega Parenzo all'Adnkronos - facendo ormai da anni radio e televisione il mio essere ebreo è un fatto di identità e di pubblico dominio. Ho pensato quindi che poteva essere interessante mettersi in gioco e raccontare alla gente cosa significa veramente essere ebreo, spiegare al pubblico cosa sono le nostre feste, le nostre tradizioni, il valore della nostra Legge e i nostri 613 precetti. Insomma - prosegue il giornalista - ho voluto mettere in scena anche quali sono i significati delle nostre feste. Quando ad esempio ho raccontato il significato di Pesach (Pasqua ebraica, ndr) ho voluto far capire che non si tratta semplicemente di una cena liturgica ma che dentro quella cena c’è un ordine di cose e che ogni cosa che si mangia è un simbolo per farci ricordare cosa era la schiavitù in Egitto''.

Hai voluto quindi raccontare cosa significa essere ebrei usando l’ironia? ''La mia è stata una operazione che è il contrario di quella fatta dal grande Moni Ovadia - risponde - a differenza di Moni ho voluto raccontare cosa è la tradizione ebraica, cosa c’è dietro il pensiero ebraico e cosa sono le feste, perché solo attraverso le feste capisci veramente cosa significa avere una forte identità ebraica. Ho trovato molto divertente far vedere agli spettatori che siamo stati noi ad aver inventato il riposo settimanale prima che arrivassero i sindacalisti, stessa cosa per il divorzio, mica lo ha inventato Pannella - dice scoppiando in una risata - ma il pezzo che mi diverte di più è quando racconto la circoncisione partendo dal sacrifico di Isacco''. A dare la voce a Dio è il giornalista Enrico Mentana: "E molto divertente - racconta Parenzo - durante lo spettacolo si sente la voce di Mentana dire: 'Nessuno può pronunciare il mio nome invano', e poi parte la sigla del TgLa7. Ho messo in scena anche una discussione talmudica tra rabbini con le voci di Vittorio Sgarbi, Paolo Ruffini e Ale e Franz''.

Parenzo si dice molto soddisfatto del sold out di ieri sera al Teatro Parioli: "Abbiamo messo insieme una serie di professionalità che hanno reso possibile creare un vero e proprio spettacolo teatrale - dice - ringrazio Alberto Ferrari che è regista di cinema, televisione ma soprattutto di 'Quasi amici', che è il successo teatrale del momento che ha come protagonisti Paolo Ruffini e Massimo Ghini. Per le musiche ringrazio il mio grandissimo amico Gianluca Ballarin, che è il musicista di Giorgia ed Elisa. Il monologo l’ho scritto con Massimo Gamberutti, altro mio carissimo amico e grandissimo autore televisivo''. Presenti ieri sera alla prima di 'Ebreo!', tra gli altri, Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera di Fdi, l’onorevole Enzo Amendola del Pd, il direttore di Rai1 Stefano Coletta, l’amministrazione delegato di La7 Marco Ghigliani, il giornalista Corrado Formigli con la moglie, l’ambasciatore della Commissione Europea in Italia Antonio Parenti, la conduttrice televisiva Caterina Balivo e il sociologo Domenico De Masi. Lo spettacolo dà il via a un tour farà tappa a Prato, Avessana, Padova, Bologna e da settembre e ottobre approderà anche in Puglia per poi toccare varie località italiane.

''Ho sempre amato il teatro - sottolinea Parenzo - i miei nonni a Padova avevano l’abbonamento al Teatro Verdi e ricordo che mi portavano sempre con loro. Poi al liceo classico di Padova mi ero iscritto al corso di teatro greco antico quindi ho fatto la mia prima recita teatrale al liceo e in lingua greca, ricordo che avevo lavorato tutto l’anno per dire solo una frase - racconta ridendo - quella del teatro è una mia grande passione da sempre, pari a quella per il giornalismo''. Lo spettacolo è composto da sette capitoli: "Parto dall’origine del nome 'David Hamelech' - racconta ancora il conduttore de 'La Zanzara' - poi racconto le feste ebraiche e le tradizioni ebraiche, il matrimonio e il divorzio, e alla fine dal capitolo sulla morte arrivo a quello sulla nascita e dico: 'Anche se ancora non sono nato ho già la memoria di quello che è stato e che hanno passato alcune generazioni prima di me'. A quel punto c’è il buio in sala, si odono dei passi e si sente quel discorso tremendo di Hitler al Reichstag in cui parlò della razza ebraica. Finito il discorso in un video appare Edith Bruck (sopravvissuta alla Shoah, ndr) che traduce in italiano un passaggio di quel discorso e che pronuncia per la prima volta il nome del Führer. Lo spettacolo si chiude con un video in cui vengono proiettate le cinque luci che lei trovò nel campo di Bergen-Belsen, le cinque situazioni che l'hanno salvata'', conclude Parenzo.

(di Alisa Toaff)

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