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Draghi: "Innalzare il potenziale di crescita La Bce è pronta ad altri interventi"

25 marzo 2014 | 18.11
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Draghi:

Roma, 25 mar. - (Adnkronos/Ign) - ''Se si verificassero rischi al ribasso per quanto riguarda lo scenario previsto siamo pronti ad adottare ulteriori misure di politica monetaria in modo da rispettare il nostro mandato. In altre parole faremo ciò che è necessario per mantenere la stabilità dei prezzi''. Ad affermarlo, intervenendo a Parigi, è il presidente della Bce, Mario Draghi, ricordando che gli esperti dell'Istituto di Francoforte puntano ad un'inflazione tendenziale nell'area dell'euro dell'1% nel 2014, dell'1,3% nel 2015 e dell'1,5% nel 2016.

"CRISI NON E' FINITA MA SUPERATO CULMINE" - "La crisi non è finita, ma il suo culmine è stato superato" rileva il presidente della Bce. "La svolta c'è stata quando i responsabili delle politiche europee si sono resi conto della necessità di completare l'architettura istituzionale europea, con l'Unione bancaria come primo passo", spiega il numero uno dell'Eurotower, evidenziando che questo "ha segnato l'inizio di una strategia coerente con una ripresa sostenuta".

"INNALZARE POTENZIALE DI CRESCITA" - "Il potenziale di crescita deve essere innalzato, anche se non è un compito della politica monetaria" ricorda Draghi. Il presidente della Bce spiega che ''sono le politiche strutturali che agiscono sulla produzione potenziale''. Vista la situazione demografica debole nella zona euro, sottolinea, "servono politiche che aumentino la produttività, il che significa favorire gli investimenti''. Gli investimenti, aggiunge, ''sono importanti perché rappresentano la domanda di oggi e la fornitura di domani''. Eppure, nell'area dell'euro, sottolinea, ''gli investimenti sono diminuiti del 18% durante la crisi e del 35% nei paesi sotto stress''. Il processo di ristrutturazione del settore bancario, sottolinea Draghi, ''può contribuire ad elevare il potenziale di crescita''. Infatti, osserva, ''i vincoli finanziari hanno fortemente influenzato le decisioni di investimento delle imprese durante la crisi''.

Come Visco, anche Draghi esorta a puntare su "politiche strutturali per aumentare la produttività e attrarre investimenti". Gli investimenti "possono essere supportati da un settore bancario più in salute", ma anche regolazione, tasse e istruzione "giocano un ruolo importante".

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