Roma, 27 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "Si celebra oggi l'anniversario della barbara uccisione di Ezio Tarantelli, luminoso esempio di riformismo sociale ed economico". Così Paolo Reboani, amministratore delegato di Italia Lavoro, ricorda l'economista assassinato dalle Brigate Rosse il 27 marzo 1985 a Roma.
"La sua lezione e le sue idee sulla lotta alla disoccupazione -aggiunge Reboani- sull'Europa della solidarietà, sulla protezione dei salari e dei redditi, sulla capacità del sindacato di essere innovatore non sono morte in quel giorno di quasi trenta anni fa, quando cadde vittima delle Brigate Rosse. Anzi, da quel giorno le sue convinzioni hanno plasmato, forse non a sufficienza, gli studi e l'opera di molti studiosi, sindacalisti e di qualche politico".
"Oggi il suo messaggio -aggiunge Reboani- di fronte a troppa disoccupazione e a forti diseguaglianze, su questione salariale e scudo europeo alla disoccupazione, può essere ripreso da un governo che fa delle riforme il suo punto fermo, e del protagonismo in Europa la sua carta di identità. Le sue idee possono ancora trovare attuazione nelle politiche per dare più salario ai lavoratori e protezione attiva ai disoccupati in un Europa dei popoli. Queste sono le riforme di cui abbiamo bisogno in questo Paese per tornare a sognare".