Il rialzo della tassazione sulle rendite finanziarie, esclusi i Bot, come parte delle coperture degli sgravi fiscali è "una discriminazione". Lo ha sottolineato Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Rileviamo una "distorsione tra il trattamento dei prodotti di raccolta bancaria e buoni postali, si tratta di una discriminazione non giustificabile", ha detto, osservando che "il divario nelle tasse tra questi titoli oggi è oltre il 60%, il 12,50% contro il 20%, e salirebbe ancora di più se la tassazione salisse al 26%". Ma non solo, un aumento "può disincentivare l'afflusso di capitali esteri".
Sul versante degli sgravi Irap, Sabatini ha osservato che "è un primo segnale" ma l'intervento "avrebbe dovuto prevedere degli elementi che avessero effetti positivi anche sul fronte occupazionale, con un incremento della quota annua deducibile per ogni lavoratore assunto e con la focalizzazione per quelle imprese, come le banche, più esposte alla concorrenza internazionale anche alla luce della creazione dell'Unione bancaria". Quanto alla Delega Fiscale, nella sua "importante attuazione a nostro parere ci sono temi che dovrebbero avere priorità". Tra questi il direttore generale Abi ha indicato un' adeguata disciplina sull'abuso del diritto e il recepimento delle direttive Ue sull'Iva di gruppo.
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