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Imprese: in Italia 1 azienda su 3 ha indebitamento superiore a patrimonio netto

26 febbraio 2014 | 11.57
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Su un campione di 60 mila aziende nazionali, risulta che il 38% ha un grado di indebitamento superiore ai mezzi propri. Anche se "il confronto dei dati 2012 con quelli 2011 evidenzia come tale indice registri un miglioramento rispetto all'anno precedente, con un calo di due punti percentuali (dal 40% al 38%)". E' quanto emerge da una ricerca di Ria Grant Thornton, condotta in occasione del lancio della quinta edizione del premio ''Le Tigri'', promosso con il contributo del Banco Popolare, di First Capital e Quaeryon, dedicato alle Pmi che hanno saputo creare valore nonostante la congiuntura economica sfavorevole.

L'analisi, condotta sui bilanci 2012 di circa 60 mila aziende (fonte Aida), ha evidenziato una diminuzione del numero di aziende con una percentuale di indebitamento rispetto al patrimonio netto superiore ad 1. D'altro canto occorre anche sottolineare che l'analisi condotta conferma la propensione all'autofinanziamento delle imprese italiane, in quanto, sempre sulla base dei dati nazionali, è pari 35% il numero delle aziende che presentano una Pfn positiva (ed il dato è in crescita rispetto al 33% del 2011).

L'analisi svolta conferma "la tendenza della nostra imprenditorialità -si legge- a ricorrere a fonti di finanziamento esterne anziché a ricorrere al capitale di rischio. E' infatti pari al 66% il numero di aziende italiane che ricorre sistematicamente al capitale di debito (in lieve flessione rispetto al 67% del 2011), ossia quelle che presentano un indice maggiore di zero. Va anche precisato che l'imprenditoria italiana presenta un grado di apertura del capitale di rischio a nuovi soci finanziari (siano essi partner industriali o fondi di private equity) inferiore alle medie europee, cosa che influenza gli indici sin qui commentati". (segue)

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