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Dl casa, dalla riduzione al 10% della cedolare secca alle agevolazioni fiscali: ecco le misure

19 maggio 2014 | 19.23
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Dl casa, dalla riduzione al 10% della cedolare secca alle agevolazioni fiscali: ecco le misure

Aumento delle risorse per fondi destinati alle locazioni, riduzione al 10% della cedolare secca per i proprietari di immobili che applicano i canoni concordati, mentre le agevolazioni fiscali per i mobili vengono slegate dalle ristrutturazioni edilizie e viene introdotto uno ‘sconto’ fiscale per i redditi più bassi che hanno un affitto da pagare. Sono le principali misure contenute nel decreto legge casa. Il dl contiene anche le misure per l’Expo 2015, con un finanziamento di 25 mln a favore del comune di Milano. Ecco di seguito i contenuti del decreto.

FONDO AFFITTI: Aumentano di 325,9 milioni di euro gli stanziamenti di bilancio per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Nel dettaglio, l’incremento è pari a 128,5 mln nel biennio 2014-2015 e di 197,5 mln nei successivi 5 anni.

CEDOLARE SECCA: Per il quadriennio 2014-2017 è applicata un’aliquota ridotta al 10% (in luogo del 15%) per la cedolare secca sugli affitti, per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani, negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni ad alta tensione abitativa. L’aliquota ridotta è prevista anche per le abitazioni locate a cooperative edilizie o enti senza scopo di lucro.

SCONTO AFFITTI: E’ prevista la detrazione Irpef, per chi è in affitto a canone agevolato. Nel triennio 2014-2016 è previsto uno sconto di 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro; si scende a 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

REDDITI D’IMPRESA: I redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recupero, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, nella misura del 40 per cento. L’agevolazione è valida fino all’eventuale riscatto dell’unità immobiliare, da parte del conduttore e, comunque, per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.

EXPO 2015: Vengono introdotte misure per prorogare al 2015 la disciplina sull’utilizzo dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni; inoltre si consente alla società EXPO 2015 spa di derogare alla disciplina sui contratti pubblici, per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi. Per il 2014 è previsto un contributo di 25 milioni di euro, a favore del comune di Milano, come contributo per gli oneri che il medesimo comune sostiene per la realizzazione dell’evento.

DETRAZIONI IRPEF: Lo sconto fiscale sull’acquisto di mobili non sarà più legato alle spese di ristrutturazione edilizia.

IMU: Per gli immobili posseduti da cittadini italiani pensionati, residenti all’estero, e iscritti all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (Aire), non è applicata l’Imu.

EDILIZIA RESIDENZIALE: E’ previsto un programma straordinario di edilizia residenziale, per i dipendenti delle amministrazioni dello Stato impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.

EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE: Vengono introdotte politiche mirate a un processo di riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, rigenerazione delle aree urbanizzate, e dei tessuti edilizi esistenti, attraverso lo sviluppo dell’edilizia sociale.

RISCATTO CASA: E’ possibile inserire nei contratti di affitto degli alloggi sociali una clausola di riscatto dell’unità immobiliare.

DISCIPLINA FONDO: Viene modificata la disciplina che regola il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, estendendo il finanziamento di iniziative anche alle regioni, oltre che ai comuni. Potranno inoltre essere finanziate costituzioni di fondi di garanzia e potranno essere stipulate convenzioni, con le quali attuare le iniziative regionali/comunali, anche con imprese di costruzione ed altri soggetti imprenditoriali (e non solo con le cooperative edilizie).

PATRIMONIO PUBBLICO: Vengono introdotte misure per accelerare il processo di definizione delle nuove regole di alienazione delle case popolari, nonché degli immobili di proprietà dei comuni e degli enti pubblici anche territoriali. Vengono inoltre introdotte norme per concedere contributi per l’acquisto di tali alloggi.

RECUPERO IMMOBILI: E’ previsto un Programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, finanziato, nel limite di 500 milioni di euro. Viene inoltre previsto lo stanziamento di ulteriori 67,9 mln per il recupero di alloggi da assegnare, con priorità, agli inquilini appartenenti alle categorie meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.

ABUSIVI: E’ guerra all’occupazione abusiva di immobili. Viene introdotta una specifica disciplina di contrasto alle occupazioni abusive di immobili, che parte dal divieto di chiedere la residenza e l’allacciamento ai pubblici servizi (gas, luce, acqua ecc.); la disposizione stabilisce la nullità ex legge degli effetti degli atti emessi in violazione della nuova normativa.

SUPERSPECIALISTICHE: Arrivano le disposizioni, in materia di qualificazione delle imprese che hanno affidato lavorazioni in subappalto, per ridurre il numero delle categorie cosiddette ‘superspecialistiche’ e delle categorie a qualificazione obbligatoria.

RAGGRUPPAMENTI IMPRESE: Vengono introdotte disposizioni in materia di raggruppamenti temporanei di imprese (Rti) che puntano a sopprimere il principio di corrispondenza, tra quote di partecipazione e quote di esecuzione dei lavori affidati a un raggruppamento.

AFFIDAMENTO PROGETTI: E’ prevista la proroga di due anni delle norme transitorie, per l’affidamento delle attività di verifica dei progetti.

COPERTURE: Per realizzare il piano casa sono necessarie risorse pari a: 97,7 mln nel 2014; 184 mln nel 2015; 152,7 mln nel 2016; 129 mln nel 2017; 86,8 mln nel 2018; 83,52 mln nel 2019; 46,9 mln nel 2020; 18,5 mln a partire dal 2021.

VERIFICA: Vengono stabilite le modalità di monitoraggio degli interventi e di applicazione delle misure di revoca. Le risorse revocate restano destinate al contrasto del disagio abitativo e sono riprogrammate con decreto interministeriale. Il Ministro delle Infrastrutture dovrà riferire al Consiglio dei Ministri lo stato di attuazione del provvedimento entro il 31 dicembre 2014.

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