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Tasi, rinviato a ottobre pagamento della prima rata per i comuni senza aliquota

06 giugno 2014 | 13.54
LETTURA: 3 minuti

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che fa slittare il termine al 16 ottobre. Per i Comuni che hanno già assunto la deliberazione Tasi entro il 23 maggio, “viene confermato l’obbligo di pagamento entro il 16 giugno sulla base delle aliquote e detrazioni approvate dal Comune stesso”. Codacons: “Rinvio ingiusto, viola Statuto del Contribuente”

 (Infophoto)
(Infophoto)

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulla Tasi che fa slittare al 16 ottobre il termine per il pagamento della prima rata della Tasi per i Comuni che non hanno ancora determinato le aliquote.

La decisione del Cdm riproduce fedelmente l’emendamento approvato al dl Irpef. Per i Comuni che hanno già assunto la deliberazione Tasi entro il 23 maggio, emerge dal testo approvato dal Cdm, “viene confermato l’obbligo di pagamento entro il 16 giugno sulla base delle aliquote e detrazioni approvate dal Comune stesso”. Per i Comuni che non hanno assunto le deliberazioni Tasi entro il 23 maggio, “il versamento della prima rata Tasi viene posticipata al 16 ottobre 2014. A tal fine, i Comuni devono deliberare entro il 10 settembre le aliquote e le detrazioni”.

Nel caso in cui per il 10 settembre il Comune non avesse ancora deliberato le aliquote e le detrazioni Tasi, “l’imposta sarà dovuta applicando l’aliquota di base pari all’1 per mille e sarà versata in un’unica soluzione il 16 dicembre 2014”. Sempre nel caso della mancata determinazione, la Tasi dovuta dall’occupante “sarà nella misura del 10% dell’ammontare complessivo del tributo, determinato con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale”.

Codacons: rinvio Tasi ingiusto, viola Statuto del Contribuente - Il Codacons critica duramente il decreto del governo e parla di “provvedimento ingiusto che crea disparità di trattamento tra i cittadini e fa pagare ai contribuenti il prezzo delle incapacità della Pubblica Amministrazione’’. “In particolare - sottolinea il Codacons - la proroga al 16 ottobre per i Comuni che non hanno deciso le aliquote nei tempi stabiliti viola l’art. 5 dello Statuto del Contribuente e l’art. 3 della Costituzione, poiché si ripercuote in modo diretto sui cittadini, introducendo un trattamento fiscale diversificato a seconda del Comune di residenza’’.

“Chi dovrà pagare la Tasi il 16 giugno si ritroverà in un vero e proprio ‘caos fiscale’, con immensi disagi e lunghe file agli sportelli postali e bancari, considerato che nella stessa data si dovranno versare le imposte sui redditi, Ires, l’Irap, l’Iva e le imposte immobiliari -sottolinea il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Il governo avrebbe dovuto posticipare il pagamento della Tasi per tutti i contribuenti al 16 ottobre, essendo unica responsabilità dei Comuni la mancata adozione delle aliquote entro il termine del 23 maggio’’.

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