"Per rilanciare l'industria dobbiamo prendere coscienza delle politiche che si stanno definendo a livello comunitario e nei Paesi nostri concorrenti o correremo il rischio di rimanere esclusi dai nuovi percorsi di crescita". Lo ha detto il presidente di Confindistria, Giorgio Squinzi, durante il suo intervento all'assemblea di Confidustria Catania. Per Squinzi "nel merito, le intenzioni del governo appaiono positive, se la scelta annunciata di misure che facciano emergere le competenze del nostro manifatturiero, che puntino a valorizzare i nostri asset strategici e le vocazioni naturali del nostro Paese, in cui sono racchiuse grandi potenzialita'di crescita".
"Confindustria - ha evidenziato Squinzi - e' impegnata da tempo con alcuni risultati significativi negli strumenti, a partire dal credito di imposta sul finanziamento delle infrastrutture in partenariato pubblico e privati e la semplificazione ed accelerazione delle procedure decisionali". "Tutto questo sarà vano se il governo continua a tagliare le risorse destinate agli investimenti - ha detto - Nel Progetto per l'Italia noi avevamo indicato come soglia di riferimento il 2,5 del Pil da destinare a questi scopo. A fronte di questo ambizioso obiettivo riscontriamo invece un arretramento dall'attuale 1,7 al previsto 1,4 del 2018". (segue)
