cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 02:53
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Riforma Pa approvata dal governo. Renzi: “Non mi rassegno che vinca la palude”

13 giugno 2014 | 15.14
LETTURA: 5 minuti

Il premier al termine del Cdm annuncia l’ok al Ddl delega sulla Pubblica amministrazione: “Creerà 15mila nuovi posti di lavoro”. Approvato anche il decreto anticorruzione: a Raffaele Cantone il potere di commissariare gli appalti. Nominati i nuovi vertici per l’Agenzia delle Entrate dove al posto di Befera va Rossella Orlandi, Enit, Anac, Istat, Agenzia del Demanio e Consob

Riforma Pa approvata dal governo. Renzi: “Non mi rassegno che vinca la palude”

Via libera del governo alla riforma della pubblica amministrazione, “Il Cdm ha approvato il Ddl delega sulla Pa: il grosso delle misure sta qui - ha spiegato il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri - perché non si rimettono a posto le Prefetture con un decreto. Sono 44 punti, è un Ddl delega buono”.

15mila posti di lavoro nella PA - Illustrando alcune delle misure principali contenute nel decreto sulla semplificazione e competitività della Pa Renzi ha spiegato che “interveniamo con norme sul ricambio generazionale” il cui “obiettivo è quello di creare 15mila posti di lavoro nella pubblica amministrazione con la modifica dell’istituto del trattenimento in servizio”.

Dimezzati permessi sindacali - Nelle misure approvate dal Cdm in materia di pubblica amministrazione c’è anche “il dimezzamento dei permessi sindacali”, ha affermato il presidente del Consiglio.

L’identità digitale - Tra le altre misure annunciate dal premier, l’approvazione di “un decreto ministeriale Madia-Padoan sull’identità digitale per gli italiani, il Pin che consente di avere accesso a ogni tipo di intervento amministrativo dai certificati realizzati da provincia e comune”.

Meno tasse per le Pmi - Ci saranno “2 miliardi di euro in meno di tasse per le pmi” che proverranno “dall’accorpamento delle Camere di Commercio e dal taglio delle bollette”, ha poi sottolineato il presidente del Consiglio.

Semplificazione edilizia - Snellimento della burocrazia anche per l’edilizia. “Tutti gli ottomila comuni italiani “da oggi avranno lo stesso modulo per la Scia e il permesso a costruire”, ha annunciato Renzi che ha incassato il sì della Conferenza Stato Regioni.

Nomine - Il Cdm ha proceduto anche alle nomine necessarie di Agenzia delle Entrate (al posto di Attilio Befera va Rossella Orlandi), Enit (Cristiano Radaelli), Anac (4 membri: Michele Corradino, Francesco Merloni, Ida Angela Nicotra, Nicoletta Parisi), Istat (Giorgio Alleva), Agenzia del Demanio (Stefano Scalera) e Consob (Anna Genovese).

Anticorruzione, potere di commissariare gli appalti - Approvato dal governo anche il decreto anticorruzione. Raffaele Cantone vigilerà sugli appalti pubblici. Il presidente dell’Autorità anticorruzione è stato infatti nominato commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. L’Anac avrà i poteri dell’Autorità di controllo e vigilanza dei contratti e servizi e di “proporre un commissariamento ad hoc non dell’azienda ma di quella parte dell’azienda che svolge un lavoro contestato”, ha spiegato Renzi. “Abbiamo immaginato che in caso di vicenda oscura l’Anac ha il potere di segnalare ed evidenziare questa vicenda e proporre un commissariamento ‘ad hoc’ non dell’azienda ma di quella parte dell’azienda che svolge il lavoro contestato, nominando uno o più commissari ‘ad hoc’ e redigendo una contabilità separata”. Renzi ha sottolineato tra l’altro come “molto importante” il fatto che l’Anac avrà il potere di “trasferire la variante d’opera”.

Expo - E per quanto riguarda “l’Expo di Milano partiamo con il pacchetto ‘open Expo’ con tutti i dati online”, ha annunciato Renzi.

“Riforme? Non vincerà la palude” - “I cittadini ci hanno chiesto di cambiare l’Italia. Va bene discutere, va bene mediare ma non mi rassegno alla palude. Il tempo delle mediazioni è terminato”, ha affermato il premier incalzato sulle spaccature interne al Pd dopo la sostituzione di Mineo e Chiti in commissione al Senato.

“Sostituzione senatori non è dittatura” - Sulla vicenda il premier premier ha chiarito che “la sostituzione di singoli parlamentari dalla commissione dove la maggioranza ha un voto di scarto può essere considerata in tutti i modi, ma non come un esercizio di potere dittatoriale”. Secondo Renzi “se un parlamentare sta in commissione e non segue la linea del partito ha il dovere, se è decisivo, di farsi da parte rispettando la linea del partito. Poi in aula farà quello che crede secondo coscienza. Ma se tu utilizzi quel voto decisivo per affossare un progetto del governo è normale e pacifico che esiste il potere sostitutivo esercitato dal capogruppo”. Tutto questo “non è né epurazione e né espulsione, ma coerenza”.

Giustizia e welfare - Il presidente del Consiglio ha confermato poi che “entro fine giugno ci sarà un Cdm su welfare a giustizia”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza