cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 19:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Oltre un miliardo di fondi Ue per manifattura avanzata in 7 anni

01 luglio 2014 | 16.47
LETTURA: 5 minuti

Alcuni presupposti per rilanciare il manifatturiero, non solo in Italia ma in tutta Europa, sono stati illustrati oggi durante la quarta edizione del World Manufacturing Forum 2014 tenutosi a Milano, nella sede della Borsa

(120724) -- HEFEI, July 24, 2012 (Xinhua) -- Workers clean the slag near a blast furnace in a branch company of Ma'anshan Iron and Steel Company in Hefei, capital of east China's Anhui Province, July 24, 2012. Hefei endured a hot day with a temperature of 36 degrees centigrade here on Tuesday, which added up to the toughness of the workers from steel industry. (Xinhua/Liu Junxi)
(120724) -- HEFEI, July 24, 2012 (Xinhua) -- Workers clean the slag near a blast furnace in a branch company of Ma'anshan Iron and Steel Company in Hefei, capital of east China's Anhui Province, July 24, 2012. Hefei endured a hot day with a temperature of 36 degrees centigrade here on Tuesday, which added up to the toughness of the workers from steel industry. (Xinhua/Liu Junxi)

Ripartire dai prezzi dell'energia, dai costi per iniziare una nuova attività e dal rendimento dei titoli di stato. Alcuni presupposti per rilanciare il manifatturiero, non solo in Italia ma in tutta Europa, sono stati illustrati oggi durante la quarta edizione del World Manufacturing Forum 2014 tenutosi a Milano, nella sede della Borsa. Non sono casuali nè la città, capoluogo della Lombardia, che è culla del manifatturiero italiano, nè la data, che segna l'inizio del semestre europeo italiano. Rappresentanti della Commissione europea e dei maggiori gruppi industriali internazionali si confronteranno fino a domani per capire come raggiungere gli obiettivi di Horizon 2020, in particolare quello per cui il manifatturiero debba arrivare a rappresentare il 20% del pil.

Un aiuto in più per raggiungere la meta arriverà dalla Commissione europea, che ha stanziato 1 miliardo e 150mila euro per rilanciare il manifatturiero avanzato in Europa nei prossimi sette anni. Del totale dei finanziamenti all'Italia andrà, in questo caso, circa il 14%: denaro che servirà a supportare nuovi progetti e sostenerne altri di successo. Zoran Stancic, vicedirettore dell'Agenda digitale della Commissione europea (Dg Connect) ha posto l'accento sull'intenzione dell'Europa di "promuovere la collaborazione dei Governi e della politica". L'idea della Commissione è di lavorare, attraverso dossier redatti dai Paesi membri, sulle "peculiarità industriali e di sviluppo" delle varie 'regioni' d'Europa per valorizzarle.

Con 45 milioni di impiegati nel comparto e altri 20 milioni indirettamente 'connessi', la manifattura è parte fondamentale nel sistema economico europeo. La sfida è aperta, ma le incognite sono molteplici, soprattutto guardando ai prodotti di alta tecnologia. Secondo Thomas Kurfess, professore del Georgia Institutes of Technology degli Stati Uniti, "non possiamo immaginare cosa succederà nei prossimi vent'anni in termini di innovazioni: anche un'idea di oggi può essere completamente stravolta tra cinque anni". Una cosa è certa: c'è un trend in atto nell'economia mondiale, che sposta i centri di produzione manifatturiera più vicino alla domanda.

"C'è una nuova attenzione alla prossimità", spiega Maurizio Gattiglio, vicepresidente di Prima Industria e presidente dell'Effra, ossia dell'European factories of the future research association. "Il modello di produzione di beni da esportare in tutto il mondo è sempre più in crisi. Basti pensare - spiega - al mercato dell'auto in Cina, diventata il primo produttore mondiale per la domanda in crescita nel Paese. Oppure a esempi come quelli dell'Adidas che è tornata a produrre le sue scarpe in Germania". Nell'ultimo caso, era infatti più facile dare un prodotto nel più breve tempo possibile a chi lo voleva personalizzato. "Il cliente tende ormai a volere qualcosa di unico" e la manifattura, in questo senso, "non è più solo fare un 'bene' ma assimilare anche le pratiche del marketing".

E l'Italia? Per Gattiglio "non dovremmo piangerci addosso. Il Paese è pieno di eccellenze. E' alla politica che, negli ultimi anni, è mancato lo spirito giusto". Finora però, "la linea del Governo è apprezzabile, soprattutto nel chiedere in Europa una flessibilità più intelligente". Il semestre europeo, secondo Marco Taisch, professore del Politecnico di Milano e responsabile scientifico del Wmf 2014, è "ricco di opportunità per il Paese" anche se "sarà difficile" cambiare le scelte di politica economica in pochi mesi.

Per rilanciare la manifattura in Italia la ricetta ha principalmente tre ingredienti, secondo Taisch. "Defiscalizzare gli investimenti sulla ricerca e sull'innovazione", anche in ambito universitario; "lavorare sull'educazione dei giovani talenti facendo in modo che non siano costretti ad andarsene all'estero"; infine, "non aver paura di un mercato del lavoro più fluido e flessibile di quello attuale" quando il vero problema dell'Italia "resta la disoccupazione giovanile".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza