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Alitalia-Etihad, c'è l'accordo. Ma è rischio paralisi per malattia di massa

07 agosto 2014 | 10.04
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La compagnia: "Nel prossimo fine settimana è altissimo il rischio che gran parte del personale tecnico di Fiumicino possa astenersi dal lavoro presentando certificati medici". Il Garante: "Non faremo sconti". Lupi: "Vergognosi gli scioperi bianchi". Vertice con Hogan, venerdì la firma

(INFOPHOTO)
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Accordo fatto tra Alitalia ed Ethiad. Ad annunciarlo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, al termine del vertice a Palazzo Chigi con il Ceo di Ethiad, James Hogan. ''L'incontro è andato molto bene e domani si firma'' ha detto. ''E' stato fatto un buonissimo lavoro - ha spiegato - oggi si definiranno gli ultimi dettagli e domani (venerdì, ndr) si chiude''.

Ma c'è il rischio paralisi per l'azienda. Alitalia ha infatti comunicato all'Autorità di garanzia per gli scioperi che, "nel prossimo fine settimana, vi sarebbe l'altissimo rischio che gran parte del personale tecnico di Alitalia, in servizio presso l'Aeroporto di Fiumicino, possa astenersi, in massa, dal lavoro, presentando certificati medici".

Il Garante degli scioperi - "Si tratterebbe di un vero e proprio 'attentato' ai diritti dei cittadini-utenti, in sfregio alla legge che disciplina l'esercizio del diritto di sciopero". Ad affermarlo in una nota è il Garante degli Scioperi in merito alla protesta che sarebbe in corso.

"Non sarebbe, infatti, tollerabile che, al solo fine di aggirare norme perfettamente conosciute dai lavoratori, mi riferisco, in particolare, alle franchigie nel periodo estivo, le quali garantiscono a tutti la mobilità nel mese di agosto - sottolinea il Garante - si ricorresse ad uno strumento potenzialmente fraudolento".

Al riguardo, sottolinea l'Autorità, "si ricorda che esistono precedenti casi in cui l'Autorità di garanzia efficacemente intervenuta per sanzionare pesantemente queste anomale forme di protesta, non riconducibili alle fattispecie previste dalla legge 146/1990" e di fronte a "un'eccezionale assenza per malattia", segnalerà "ogni abuso alla Procura della Repubblica".

Per il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, non sarebbe ''accettabile né tollerabile" una paralisi dello scalo di Fiumicino. "Lanci di agenzia parlano di certificati di malattia di massa per il personale di terra di Alitalia per domani, giorno della firma dell'accordo con Etihad. Ho definito vergognosi e incomprensibili gli scioperi bianchi di questi giorni che hanno creato gravissimi disagi ai turisti italiani e stranieri nei giorni di massima affluenza".

"L'azione di domani, dicono le stesse agenzie, potrebbe portare alla paralisi dello scalo di Fiumicino. Se tutto ciò fosse vero - ha sottolineato - non sarebbe accettabile né tollerabile".

Per quanto riguarda l'accordo, in mattinata, il ministro ha parlato di "un segnale importante non solo per la compagnia e il sistema aeroportuale ma per l'intero Paese'' e "il governo è molto contento perché è un accordo di grande valore''.

Il ministro Lupi ha quindi ricordato le cifre di questa operazione: ''Ci sono i 560 milioni che Etihad verserà nel capitale, i 300 dell'aumento di capitale deciso dai soci e i 680 milioni nel triennio in investimenti industriali''.

''Gestiremo - ha assicurato il ministro - con intelligenza la questione degli esuberi e ora speriamo anche che la Uil sottoscriva l'accordo sul nuovo contratto di lavoro del trasporto aereo e l'accordo sui risparmi del costo del lavoro, che è valido. Il lavoro lo si difende attraverso il rilancio dell'impresa".

Investitori nel futuro - Il ritorno alla redditività di Alitalia, grazie al piano di rilancio con Etihad, attirerà, in futuro, anche nuovi azionisti. Ne è convinto il ministro delle Infrastrutture.

''Il piano prevede che l'azienda si sviluppi e raggiunga il pareggio di bilancio nel 2017 e quando l'azienda tornerà a fare utili, ci saranno le banche che torneranno a fare le banche e altri azionisti che investiranno'' ha spiegato il ministro Lupi a chi gli chiedeva se, in prospettiva, alla scadenza del lock up, non destasse preoccupazione il fatto che azionisti di peso come Intesa Sanpaolo e Unicredit possano dismettere la propria quota nel capitale.

Enac: rovinare le vacanze non serve a nulla - ''Rovinare le vacanze agli italiani non ha niente a che fare con i principi del sindacalismo e non serve assolutamente a niente''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Enac, Vito Riggio. "A questo punto, nonostante gli sforzi meritevoli di Aeroporti di Roma e della Direzione Aeroportuale Enac di Roma Fiumicino, che hanno messo in campo una task force di supporto ai servizi di assistenza a terra, la situazione continua ad essere inaccettabile".

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