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Visco: "Crescita contenuta, servono più investimenti pubblici e privati"

11 settembre 2014 | 13.16
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Il governatore della Banca d'Italia nel suo speech in occasione dell'Eurofi: "Rinvigorire gli investimenti è cruciale per la ripresa". Sull'inflazione: "Se necessario ulteriori azioni di politica monetaria possono essere intraprese"

Ignazio Visco (Infophoto)
Ignazio Visco (Infophoto)

"Le prospettive di crescita nell'area Euro restano contenute e la debolezza economica non è più confinata soltanto ai Paesi sotto pressione. In mezzo alle tensioni geopolitiche, gli stimoli forniti dalle esportazioni potrebbero perdere slancio, mentre la domanda interna continua a calare". Questo il quadro definito dal governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nel suo speech in occasione dell'Eurofi, in corso a Milano.

Investimenti - Al cuore del problema della crisi economica nell'Unione europea, secondo Visco, c'è "la debolezza della domanda aggregata, in particolare degli investimenti". "Rinvigorire gli investimenti, pubblici e privati, nazionali ed europei, è cruciale per la ripresa", ha osservato. Dall'inizio della crisi globale, "nell'area euro gli investimenti privati e soprattutto pubblici sono collassati, circa del 20%, tra il 2007 e il 2013". In Italia, fa notare, "il calo è stato maggiore, tra il 25 e il 30 per cento".

Il governatore, nel suo discorso, traccia una sorta di road map per creare un "ambiente più favorevole agli investimenti". Condizioni che la presidenza italiana, secondo Visco, "ha messo al centro della sua agenda". "Per attrarre investimenti e migliorare l'accesso al credito sono quattro - ha spiegato - le priorità da seguire: ridurre il costo del capitale, ripristinare le cartolarizzazioni, sviluppare il mercato dei capitali come risorsa per i finanziamenti, investire in infrastrutture".

Inflazione - "Le aspettative a medio-termine sull'andamento dell'inflazione sono decisamente peggiorate - ha osservato ancora Visco -. Con il declino, anche negativo, dei tassi di inflazione, il consolidamento del debito pubblico e privato è più difficile, mentre il persistere di rigidità nominali ostacola lo stesso aggiustamento dei prezzi".

Per Visco, "evitare il rischio che un periodo di bassa inflazione possa eventualmente disancorare le aspettative di inflazione a medio-lungo termine è prioritario. Se necessario, ulteriori azioni di politica monetaria possono essere intraprese".

Da liquidità a banche possibile +0,5% pil - L'impatto sul pil, ha osservato ancora Visco, delle iniezioni di liquidità alle banche, legate alle operazioni Tltro, può essere "considerevole" pari allo "0,5% sul pil". A condizione, però, che gli istituti di credito "trasmettano i risparmi sui costi" a famiglie e imprese.

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