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Fisco: ogni anno evase tasse per 91 mld, 52% al Nord

01 ottobre 2014 | 19.17
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Ammonta mediamente a 91 miliardi l’anno l’importo delle principali imposte evase. E oltre il 50% arriva dal Nord, dove c'è più reddito. La stima, e la distribuzione sul territorio, del cosiddetto ‘tax gap’ è contenuta nel Rapporto sull’evasione fiscale che il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha illustrato al Consiglio dei Ministri per essere poi presentato in Parlamento.

Del totale del potenziale di imposte evase, il 52% arriva dal Nord dove il tax gap di Iva, Ires, Irpef e Irap e' di 47,6 miliardi, contro i 24 miliardi del centro (26% del totale) e i 19,8 miliardi del Sud (22%). Il dato, si puntualizza nel rapporto, e' influenzato dal maggior reddito nazionale del Nord. Un dato allarmante è quello che riguarda il numero di imprese che compie irregolarità fiscali: il 98,1% tra le grandi, il 98,5% tra le medie e il 96,9% tra Pmi. Il rapporto evidenzia anche gli effetti distorsivi dell'evasione, che va ad intaccare il tessuto sociale: provoca ''un aumento del livello della pressione fiscale per i contribuenti che adempiono correttamente ai propri doveri fiscali''. Non solo. ''Genera iniquità sociale, mina i principi di solidarieta' e legalità sui quali si fonda il patto tra lo Stato e i cittadini''.

In questo scenario, il Governo mette '' al centro della sua azione" la lotta all''evasione, puntando su due direttrici. Innanzitutto, ''una solida azione di contrasto agli illeciti, al fine di intervenire in chiave strutturale sul fenomeno". Poi, un'azione complementare alla prima, "un percorso di profondo miglioramento del rapporto tra fisco e contribuenti''. Soprattutto, il Tesoro vuole segnare una profonda discontinuità con il passato. ''Dall'Unita' d'Italia a oggi ci sono stati oltre 80 condoni'' fiscali, operazioni che ''minano la credibilità dello Stato, soprattutto nei confronti dei contribuenti onesti''. Per questo, il rapporto mette un punto fermo, "mai più condoni".

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